Confesso che, conoscendo gli “analisti” turchi vicini a Erdogan, questa mattina mi sarei aspettato una mitragliata di articoli contro Draghi dopo che ieri il nostro Primo Ministro aveva chiamato Erdogan con il suo vero nome: dittatore.
E invece no. Nemmeno i famigerati Daily Sabah e Yeni Safak hanno scritto nulla se non riportare il fatto e che l’ambasciatore italiano in Turchia era stato convocato al ministero degli Esteri di Ankara.
Tutti riportano della dura condanna del Ministro degli esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, che ha definito Mario Draghi un “nominato” mentre Erdogan è stato “eletto”, che i turchi pretendono le scuse dall’Italia, ma niente altro.
Insomma, i turchi sembrano essere rimasti spiazzati dalla sincerità di Mario Draghi, almeno fino al momento in cui sto scrivendo.
Sono sicuro che non finirà qui e che nelle prossime ore avremo modo di vedere qualche editoriale al fulmicotone contro Draghi e contro l’Italia. Ma per ora, stranamente, tutto tace.