Poche migliaia di iraniani si sono radunati per le strade della capitale ieraniana in occasione dell’anniversario della presa dell’ambasciata statunitense a Teheran nel 1979, scandendo “Morte all’America” e “Morte a Israele” e condannando il sostegno di Washington a Israele che combatte contro Hamas a Gaza.
La manifestazione, indetta dal regime, si è svolta mentre la guerra tra Israele e Hamas è entrata nella quarta settimana. In Israele sono state uccise circa 1.400 persone, la maggior parte civili, e oltre 240 sono state prese in ostaggio dopo l’attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre.
Hamas, in dichiarazioni non verificate, afferma che oltre 9.000 persone sono morte a Gaza.
I manifestanti del regime si sono riuniti davanti all’ex ambasciata statunitense a Teheran, e alcuni hanno bruciato bandiere americane e israeliane.
I pochi manifestanti hanno poi calpestato le immagini del Primo Ministro Benjamin Netanyahu e del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Altri hanno esposto striscioni che definiscono gli Stati Uniti il “Grande Satana”. Lo striscione sul podio principale recitava: “Calpestiamo l’America sotto i nostri piedi”.
Lo speaker del Parlamento, Mohammad Bagher Qalibaf, si è rivolto alla piccola folla criticando il sostegno degli Stati Uniti a Israele. “Consideriamo i criminali Stati Uniti i principali colpevoli di tutti questi crimini”, a Gaza e contro i palestinesi.
Qalibaf sostiene che l’attacco di Hamas a Israele ha causato danni “irreparabili” all’intelligence e alla sicurezza dello Stato israeliano.
In una dichiarazione pubblicata a nome dei manifestanti al termine della commemorazione, essi chiedono un “cessate il fuoco immediato” a Gaza e avvertono Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che la crisi potrebbe espandersi nella regione.
La dichiarazione si conclude con la promessa che gli iraniani saranno al fianco della Palestina “fino alla vittoria finale”.
Come mai solo adesso una manifestazione pro-Palestina in Iran?
È incredibile come sino ad ora in Iran, cioè nel maggior finanziatore di Hamas insieme a Qatar e Turchia, non ci siano state manifestazioni a favore della Palestina e contro Israele. Come mai? Semplice, la maggioranza degli iraniani che vive nelle città ed ha accesso alle informazioni del mondo libero è pro-israeliana.
La maggioranza degli iraniani sogna di vivere in uno Stato democratico come Israele e oltre un anno di manifestazioni contro il regime lo provano. Non potendo manifestare a favore di Israele semplicemente non manifestano.
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