Arrivano le prime reazioni all’attacco americano in Siria avvenuto la notte scorsa. Iran, Turchia, Hezbollah, Israele sono solo i primi a far sentire la propria voce.

L’Iran ha duramente contestato l’attacco americano alla Siria. Lo ha fatto attraverso una dichiarazione del portavoce del Ministero degli Esteri, Bahram Ghasemi, il quale con un comunicato ufficiale ha «categoricamente condannato l’aggressione americana alla Siria» e ha parlato di «favore americano ai terroristi».

Hezbollah arriva addirittura a ipotizzare un cooordimanento diretto tra gli Stati Uniti e i terroristi dello Stato Islamico. Il sito web della TV di Hezbolah, Al-Manar, ha pubblicato un articolo nel quale si afferma che ISIS ha attaccato l’esercito siriano in contemporanea con l’attacco americano alla Siria.

La Turchia ha invece reagito positivamente all’attacco americano in Siria. Il vice Primo Ministro turco, Numan Kurtulmus, ha detto che «la Turchia vede positivamente l’attacco missilistico contro una base siriana» e invita la comunità internazionale a prendere posizione contro «le barbarie di Assad».

Commenti positivi anche da Israele che però cerca di rimanere fuori dal pantano siriano e quindi non enfatizza l’attacco americano in Siria. A Gerusalemme si limitano solo a pochi commenti.

Arrivano le prime reazioni anche dalla Russia. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che l’attacco americano in Siria «viola il Diritto internazionale e rappresenta un atto di aggressione contro uno Stato sovrano membro delle Nazioni Unite». Peskov ha detto che il Presidente Putin vede l’attacco americano in Siria come un tentativo di distogliere l’attenzione internazionale dalle vittime civili provocate dai raid aerei americani in Iraq. La Russia ha chiesto la convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

E adesso cosa succede?

Difficile da dire come è difficile valutare l’impatto di questo attacco nel medio-lungo periodo. Secondo alcuni “esperti” di Medio Oriente nei giorni scorsi era nato un asse Putin-Trump per combattere il terrorismo islamico, ma l’attacco americano in Siria di questa notte smentisce in modo clamoroso questa ipotesi e rilancia invece una contrapposizione tra Russia e Stati Uniti in Medio Oriente. Non è certamente una buona notizia, a prescindere da quello che succederà nelle prossime ore.