La desecretazione delle dichiarazioni fatte dal pentito di camorra, Carmine Schiavone, nel 1997 sul mercato di rifiuti tossici non solo conferma la drammatica realtà in cui vive una certa parte della Campania, evidenzia soprattutto e con chiarezza che lo Stato era al corrente di quello che avveniva nelle province di Caserta e di Napoli e non solo non ha fatto nulla, ha coperto questo criminale giro di rifiuti tossici.
L’intervista rilasciata da Carmine Schiavone a RAI News 24 è una denuncia fortissima sulla immobilità della politica di fronte alla denuncia di una minaccia così pericolosa, qualcosa che non può che far pensare a una collusione tra politica e camorra per coprire un traffico di rifiuti tossici che di fatto si è trasformato in un omicidio di massa prima ancora che a un gravissimo reato ambientale. Quasi sedici anni di silenzio e di immobilità di fronte a una denuncia così forte e circostanziata non possono essere addebitati solo all’omertà popolare o alla bravura della camorra e delle altre mafie nel nascondere un traffico di rifiuti tossici di tali dimensioni. Ci sono volute importanti coperture politiche.
«Potrebbe esistere qualsiasi forma di criminalità organizzata senza l’appoggio dello Stato? No, rimarrebbero banditi di strada». Questa è una delle affermazioni più forti e indicative fatte da Schiavone nell’intervista a Rai News 24, forte perché indica chiaramente che la Camorra in Campania godeva e gode di coperture politiche ad altissimo livello (schiavone parla di “Stato” non di “politica”), indicativa perché ci spiega in poche parole il perché la storia dei rifiuti tossici in Campania è rimasta sepolta per così tanti anni, tempo che probabilmente è servito a cancellare tutte le prove che legavano questo traffico criminale a importanti uomini politici.
Ora però è ora di finirla con questa storia. A parte che tutta la zona va bonificata con immediatezza (dove per immediatezza si intende il senso tedesco del termine, non italiano) e nel contempo vanno cercate le responsabilità politiche e giudiziarie (perché ci saranno anche responsabilità giudiziarie se per 16 anni un rapporto del genere è rimasto secretato). Ci sono decine di morti (forse centinaia) collegate al traffico di rifiuti tossici in Campania, morti che chiedono giustizia, una giustizia vera non e di facciata come siamo soliti fare in Italia.
Carlotta Visentin