Nella notte appena passata l’aviazione israeliana ha colpito alcuni siti di Hezbollah come risposta al precedente lancio di missili dal Libano verso il nord dello Stato Ebraico.

Secondo fonti libanesi i jet israeliani hanno colpito un’area alla periferia della città di Aishiya, nel sud del Libano.

Un portavoce dell’IDF ha detto che la notte scorsa «aerei da combattimento hanno colpito i siti di lancio e le infrastrutture utilizzate per il terrorismo in Libano da cui sono stati lanciati i razzi».

Nella sua dichiarazione l’IDF ha affermato che i suoi attacchi continueranno e aumenteranno in risposta ai tentativi terroristici contro Israele e i suoi cittadini e che lo stato libanese sarà ritenuto responsabile.

Questo è stato il primo raid aereo condotto da Israele sul Libano dopo anni di relativa calma lungo il confine, calma seguita alla Seconda guerra del Libano del 2006 combattuta contro il gruppo terroristico di Hezbollah appoggiato dall’Iran.

E anche in questo caso si presume che dietro all’attacco contro Israele ci sia Teheran. Come i messaggi mafiosi tipici degli Ayatollah, in un momento di tensione a seguito dell’attacco iraniano contro una petroliera di proprietà israeliana costato la vita a due marinai, l’Iran fa capire che può colpire lo Stato Ebraico attraverso Hezbollah se dovesse venire attaccata.

Anche se in realtà io non credo che Hezbollah in questo difficile momento per il Libano sia veramente interessato a una guerra con Israele che proprio per il Libano sarebbe devastante.

Diciamo che Teheran ha ordina a Hezbollah di lanciare un messaggio mafioso a Israele e che gli Hezbollah hanno obbedito attraverso il minimo indispensabile per avere una risposta limitata da parte di Israele, che però ha lanciato un contro-messaggio molto significativo.

L’IDF ha pubblicato un filmato degli attacchi aerei israeliani sul Libano.