Invece che cercare di calmare gli animi Abu Mazen soffia sul fuoco della Jihad palestinese e con un discorso pre-registrato trasmesso dalla TV palestinese torna a lanciare le stesse accuse false che hanno dato il via alle sommesse e alla lunga serie di attentati.
«L’attacco israeliano contro il nostro popolo, la nostra terra e i nostri luoghi sacri minaccia la pace e la stabilità» ha detto Abu Mazen nel suo discorso tornando ancora a sostenere che Israele vuole cambiare lo status quo sul Monte del Tempio.
Abu Mazen non ha pronunciato una sola parola di condanna contro gli attentati verso i civili israeliani, anzi, ha cercato di infiammare ancora di più gli animi sostenendo che la polizia israeliana avrebbe ucciso a sangue freddo in ospedale il 13enne Ahmed Manasra (del quale sventolava la fotografia), colpito dopo che aveva accoltellato diverse persone, una menzogna palese e deliberata in quanto Ahmed Manasra e vivo e vegeto in un ospedale israeliano e sta ricevendo tutte le cure necessarie. Insomma, Abu Mazen sta cercando ancora una volta e in maniera deliberata di scatenare la violenza usando in maniera sistematica delle menzogne.
A breve giro di posta è arrivata la risposta dell’ufficio stampa del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. «Con l’intervento di questa sera Abu Mazen dimostra di voler solo fomentare la violenza usando le menzogne. Il giovane palestinese che Abu Mazen sostiene essere stato ucciso e vivo ed è ricoverato presso il centro medico Hadassah, fatto di cui proprio Abu Mazen era perfettamente a conoscenza» recita il comunicato diffuso in tarda serata. «Abu Mazen vuole trasformare la disputa tra Israele e arabi in un una guerra di religione aizzando gli arabi contro gli israeliani attraverso l’uso sistematico della menzogna» conclude il comunicato.
Quella di ieri sera è l’ennesima prova provata che Abu Mazen sta scientemente e in maniera continuativa cercando di scatenare un conflitto armato di matrice religiosa, una cosa che l’Unione Europea non può e non deve permettere. Per questo è necessario che l’Alto Rappresentante per la politica estera della UE, Federica Mogherini, denunci con forza e senza doppi sensi l’atteggiamento violento e menzognero della ANP e del suo Presidente, Abu Mazen. Solo così si potrà comonciare a mettere la prima pietra di una de-escalation che tutti si auspicano.
Scritto da Sarah F.
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