Siria: il mondo scopre come vive Israele da 60 anni

27 Agosto 2013

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Volete sapere come si vive sotto la costante minaccia di sterminio? Vi basta andare qualche giorno in Israele dove ai bambini delle scuole una delle prime cose che insegnano è come reagire a diversi tipi di attacco, da quello convenzionale e quello chimico.

I bambini siriani massacrati dal gas non sapevano queste cose, a loro non viene insegnato quello che si deve fare in queste circostanze, fino a due anni fa non ne avevano bisogno perché nessuno li minacciava di sterminio o di lanciare gas nervini sulle loro case e scuole. Non sapremo mai se qualche cognizione in più su come reagire a un attacco chimico, a partire dal riconoscerlo, ne avrebbe salvati un po’, di certo non gli avrebbe nuociuto.

I drammatici fatti che stanno avvenendo in Siria mostrano con chiarezza al mondo quello di cui sono capaci questi criminali che si fanno chiamare “presidente” come se fossero stati eletti democraticamente, questa gente che chiama i loro regimi totalitari e assassini con l’aggettivo  di “repubblica”, gente che quando parla di voler cancellare uno Stato dalla faccia della Terra non lo dice in senso metaforico, lo pensa veramente e agisce in tal senso. Mostra al mondo la crudeltà di queste persone che gasano il sangue del loro sangue con una facilità disarmante tanto da farci chiedere cosa sarebbero in grado di fare con quelli che considerano nemici.

Ecco, spero che l’occidente faccia una seria riflessione su quanto avviene in Siria perché da quei fatti può capire con quale realtà è costretto a vivere Israele da oltre 60 anni, con quel mostruosità è costretto a combattere lo Stato Ebraico per poter sopravvivere. E spero che in occidente si chiedano cosa potrebbero fare questi mostri se invece di qualche arma chimica avessero le armi atomiche, perché è verso questa evoluzione che stiamo andando.

I fatti accaduti in Siria negli ultimi due anni e in particolare negli ultimi giorni dimostrano con drammatica chiarezza con quali mostri si deve confrontare Israele, quali pericoli reali corre la popolazione israeliana ma, soprattutto, dimostra drammaticamente che questa gente non si fa alcuno scrupolo a programmare un genocidio. Spero che le menti belle dei salotti buoni europei se ne rendano conto, ne prendano atto e che la prossima volta che Israele parlerà di “minaccia esistenziale” non prendano la cosa sottogamba.

Noemi Cabitza

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