Ancora un nuovo missile balistico iraniano è stato presentato ieri dal Corpo dei Guardiani della rivoluzione (pasdaran), il secondo in pochi giorni dopo che sabato scorso era stato presentato lo Hoveizeh, un missile balistico in grado di raggiungere obiettivi a 1.300 Km.

Il nuovo missile balistico iraniano presentato ieri si chiama invece Dezful ed ha un range di 1.000 chilometri.

Secondo gli esperti sarebbe un aggiornamento del vecchio missile Zolfaghar che aveva un raggio d’azione di circa 700 chilometri e che era a sua volta una evoluzione del missile Fateh-110.

Alla presentazione del nuovo missile balistico iraniano erano presenti tutti i vertici dei Pasdaran a partire dal comandante in capo, il Generale Mohammad Ali Jafari.

La presentazione è avvenuta in un sito segreto sotterraneo delle Guardie della Rivoluzione che l’agenzia di stampa iraniana FARS ha definito come «una città sotterranea».

Nessuno fino ad oggi era a conoscenza di questa “città sotterranea”, nemmeno gli ispettori della Agenzia Atomica Internazionale che vigila sulla applicazione dell’accordo sul nucleare iraniano e che invece ne dovrebbero essere informati, l’ennesima dimostrazione che in Iran da diverso tempo stanno succedendo cose che superano di gran lunga gli accordi presi con la comunità internazionale e che il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da quell’accordo in realtà è avvenuto proprio perché nonostante gli accordi l’Iran è andato avanti nello sviluppo di armi di distruzione di massa.

E gli iraniani ne vanno pure fieri. «Mostrare questo impianto di produzione di missili sotterraneo è una risposta agli occidentali che pensano di poterci impedire di raggiungere i nostri obiettivi attraverso sanzioni e minacce» ha detto il Generale Mohammad Ali Jafari.

Secondo il comandante dell’agenzia aerospaziale iraniana, il Generale Amirali Hajizadeh, questo nuovo missile «ha un potere distruttivo doppio rispetto al vecchio Zolfaghar», parole che sollevano molti interrogativi sulla possibilità del nuovo missile balistico iraniano di trasportare testate non convenzionali.

La risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata subito dopo l’accordo sul nucleare iraniano, invita l’Iran «a non intraprendere alcuna attività connessa ai missili balistici progettati per essere in grado di trasportare armi nucleari», un invito chiaramente disatteso dall’Iran sin dal primo momento e che nell’ultima settimana ha visto la presentazione di ben due nuovi missili balistici con queste caratteristiche.