Lo stile palestinese lo riconosci subito, d’altra parte nella loro breve inesistenza i palestinesi sono riusciti a inventare solo nuovi metodi per uccidere. L’attacco di ieri sera a Londra è il tipico attentato in stile palestinese, non in stile ISIS come dicono i commentatori.

Sono stati proprio i palestinesi a inventare l’attacco veicolare, sempre loro hanno inventato l’attacco improvviso all’arma bianca e infine, non paghi dei “risultati” ottenuti, si sono inventati l’attacco veicolare seguito da quello all’arma bianca.

Fino a quando gli attacchi in stile palestinese colpivano solo Israele il mondo nemmeno se ne accorgeva. Guardava distratto i video dei veicoli dei terroristi lanciati sulla folla a Gerusalemme, a Tel Aviv e in altri posti. Sempre con distacco guardava agli accoltellamenti e addirittura protestata contro la “reazione sproporzionata” da parte di soldati israeliani che uccidevano i terroristi. E nemmeno il video in cui si vedeva una macchina schiantarsi contro una fermata degli autobus a Gerusalemme e poi mostrava il terrorista uscire dall’auto e accoltellare i feriti con un macete riuscì a smuovere le coscienze. Sembravano così lontani quegli attentati e poi quando le vittime sono israeliane o ebree la giustificazione si trova sempre.

«Perché non copiamo anche noi lo stile palestinese?» devono aver pensato quelli dell’ISIS. «E’ facile, economico e soprattutto è imprevedibile per questo terrorizza». E così venne l’attentato di Nizza seguito da altri attentati veicolari e da assalti all’arma bianca in Belgio, Francia e Germania. Ieri sera l’evoluzione con l’attacco veicolare seguito da quello all’arma bianca, per altro già visto sempre a Londra.

E così l’Europa si accorge improvvisamente che quegli attacchi a Gerusalemme, a Tel Aviv e in altre città israeliane non erano poi tanto “minori” e che sparare a un terrorista che vuole uccidere quanti più innocenti possibile non è una “reazione sproporzionata” ma un normalissimo atto di legittima difesa. Ieri sera i terroristi islamici che hanno attaccato Londra sono stati uccisi dalla polizia ma nessuno si è sognato di parlare di “reazione sproporzionata”. Come mai?

Non è mai bello polemizzare a ridosso di un attentato che ha fatto vittime innocenti, ma l’Europa oggi paga la sua ipocrisia e questo va detto forte e chiaro. Non si può essere tolleranti con il terrorismo islamico che colpisce Israele e duri con quello che colpisce le città europee. Il nemico è lo stesso, i metodi sono gli stessi sia in Israele che in Europa. E ora di finirla con tutta questa ipocrisia e di cominciare a combattere il nemico comune che ha un nome e cognome univoco nonostante le tante sigle dietro cui si nasconde. Si chiama terrorismo islamico e uccide nel nome di Allah, in Israele come in Europa.