Europa, smetti di finanziare il terrorismo iraniano. E’ questo in sostanza l’appello lanciato ieri sera dal Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, all’Unione Europea che proprio nella settimana in cui si scopre una cellula terroristica iraniana pronta a colpire in Francia, invita il Presidente iraniano, Hassan Rouhani, per discutere su come fare per aggirare le sanzioni USA.
Parlando alla festa organizzata in occasione della festa d’indipendenza americana, che cade oggi, il Premier israeliano ha lanciato un accorato appello all’Unione Europea affinché la smetta di finanziare il terrorismo iraniano tenendo in piedi l’accordo sul nucleare iraniano.
«Ecco il mio messaggio ai leader europei» ha esordito Netanyahu «smettetela di finanziare un regime che sponsorizza il terrorismo contro voi stessi e contro altri Stati. Smettetela di appagare l’Iran» ha detto Netanyahu di fronte a circa 2.500 persone che partecipavano alla celebrazione.
L’accorato messaggio di Netanyahu era indirizzato in particolare a Federica Mogherini che si è data da fare tantissimo per organizzare un incontro tra Hassan Rouhani, l’Unione Europea e i Paesi europei firmatari dell’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA) al fine di concordare una strategia comune per aggirare le sanzioni americane applicate dopo la decisione del Presidente Trump di uscire da quel pessimo accordo.
«Dovete sapere che questa settimana ci sarà un incontro tra il gruppo dei P4 (Germania, Francia, Gran Bretagna e Unione Europea) e l’Iran finalizzato a studiare un sistema per aggirare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti» ha proseguito Netanyahu che parlava avendo al suo fianco l’ambasciatore americano in Israele, David Friedman. «E’ straordinario che l’Unione Europea inviti il Presidente iraniano proprio mentre scopre che una cellula terroristica iraniana tramava un attentato sul suo territorio» ha quindi concluso il Premier israeliano aggiungendo che gli iraniani usano proprio il comportamento accondiscendente dell’Europa per preparare e organizzare attentati anche attraverso l’uso di canali diplomatici. Sembra infatti che a capo della cellula terroristica iraniana ci fosse un diplomatico di stanza presso l’ambasciata iraniana a Vienna.
La miopia europea
Ormai è chiaro che la Mogherini ha preso tutta questa faccenda come un fatto personale. L’Alto rappresentante per la politica estera della UE si è infatti data da fare tantissimo per organizzare l’incontro di questa settimana che nelle sue intenzioni dovrebbe trovare il modo di aggirare le sanzioni previste dagli USA anche verso quelle aziende e quelle banche che fanno affari con l’Iran. L’obiettivo è quello di non interrompere il mastodontico flusso di denaro con il quale gli Ayatollah finanziano il terrorismo iraniano, conflitti in altri Paesi e che usano per destabilizzare il Medio Oriente. Non solo, l’intenzione non proprio secondaria della Mogherini è quella di soccorrere il regime iraniano in chiara difficoltà interna a causa della crescente povertà in cui versa il popolo iraniano, motivo per il quale negli ultimi mesi si sono scatenate in Iran proteste sempre più massicce che potrebbero mettere a rischio la stessa sopravvivenza del regime. Non è un caso che la sig.ra Mogherini e l’Unione Europea non abbiano fiatato nemmeno in presenza di diversi morti come conseguenza della durissima repressione iraniana.