Si è svolto oggi a Mosca il terzo incontro in un anno tra Putin e Netanyahu. I due leader hanno discusso del pericolo rappresentato dall’Iran, un pericolo non solo circoscritto a Israele ma che riguarda tutto il Medio Oriente.
Netanyahu ha riconosciuto il ruolo importante svolto dalla Russia in Siria ma ha ammonito che Israele non permetterà all’Iran di prendere il posto di ISIS. «L’Iran oggi adotta la stessa politica della Persia e vuole spazzare via lo Stato Ebraico» ha detto Netanyahu «e allora oggi voglio essere molto chiaro» ha poi aggiunto «Israele dispone di un esercito e siamo in grado di difenderci. Il terrorismo islamico sciita non minaccia solo Israele ma tutta la regione e il mondo. So che siamo partner (Israele e Russia n.d.r.) nella lotta al terrorismo islamico, da qualsiasi parte esso provenga. E’ ovvio che no possiamo permettere che il terrorismo islamico sunnita venga sostituito dal terrorismo islamico sciita guidato dall’Iran».
Putin e Netanyahu, dopo i convenevoli, hanno parlato a lungo della situazione in Medio Oriente ribadendo lo stretto coordinamento tra Russia e Israele in merito a possibili missioni sui cieli siriani da parte degli aerei israeliani. Netanyahu ha comunque ribadito che lo scopo principale del suo viaggio in Russia era quello di ribadire con forza a Putin che Israele non permetterà una qualsiasi presenza permanente delle truppe iraniane in Siria.
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