La base legale dell’adesione della Russia al Consiglio di Sicurezza è dubbia, poiché l’adesione non è mai stata soggetta a un voto di conferma, né la Russia è stata un membro fondatore delle Nazioni Unite
Di Franco Londei – In un articolo di qualche giorno fa Jeffrey Sonnenfeld e Sergiy Kyslytsya ci ricordavano la minaccia derivante dal fatto che tra pochi giorni la Russia, e quindi Putin, avrebbe presieduto il Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Ancora il Tribunale Penale Internazionale non aveva emesso il mandato di cattura contro Vladimir Putin per Crimini di guerra indicandolo quindi come criminale di guerra per la deportazione di migliaia di bambini ucraini (ma è solo la punta dell’iceberg).
Ora quindi non solo tra qualche giorno la Russia presiederà il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ma per paradosso assoluto, a presiedere la Russia sarà un criminale di guerra.
Un qualcosa che non si era mai visto prima e credo non si fosse mai nemmeno immaginato potesse accadere.
La Russia è all’ONU in maniera illegale
Jeffrey Sonnenfeld e Sergiy Kyslytsya ci spiegano anche molto chiaramente come si potrebbe evitare un simile “imbarazzo”. Sostanzialmente – spiegano – la Russia è all’ONU in maniera illegale.
Spiegano infatti che «la base legale dell’adesione della Russia al Consiglio di Sicurezza è dubbia, poiché l’adesione non è mai stata soggetta a un voto di conferma, né la Russia è stata un membro fondatore delle Nazioni Unite».
Scrivono ancora, dopo aver spiegato perché la Russia non dovrebbe far parte delle né delle Nazioni Unite né meno essere membro permanente del Consiglio di Sicurezza : «La mancanza di legittimazione legale della Russia si allinea al fatto che semplicemente non ha il potere politico, diplomatico o economico necessario per essere un membro permanente del Consiglio di Sicurezza».
E poi ancora: «Le sue aspirazioni sono tristemente disallineate rispetto alle sue reali capacità. Nonostante la sua spavalderia come bullo di quartiere nell’Europa orientale, la Russia è un’economia in crisi con enormi deficit non finanziati e non è neanche lontanamente una superpotenza economica».
Ora, all’ONU è sempre successo di tutto, compreso vedere l’Arabia Saudita presiedere la Commissione per i Diritti Umani o l’Iran quella sui Diritti delle donne, tuttavia la presidenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e farne parte come membro permanente sono cose molto diverse perché forniscono alla Russia un micidiale sistema di veto per quanto riguarda eventuali decisioni della Nazioni Unite contro Mosca, mentre la presidenza attribuisce a Putin un palco che gli conferisce la facoltà di fuorviare il mondo sulle sue reali intenzioni.
Possiamo realmente permettercelo? Direi proprio di no. Allora chiediamo con forza che le nazioni libere mettano in discussione le basi legali dell’adesione della Russia alle Nazioni Unite e che, in attesa di un chiarimento, venga impedito a Mosca di presiedere il Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
E non si temano fantomatiche ritorsioni atomiche. Quelle sono solo nelle menti corrotte dei putinisti di casa nostra.