Due missili sono stati sparati questa notte dal Libano verso il nord di Israele. Uno è caduto in territorio libanese per un “guasto tecnico” mentre l’altro è caduto in territorio israeliano. I media libanesi parlano del lancio di tre missili ma per quanto si sa da fonti dell’IDF i missili sarebbero effettivamente due.

Immediata la risposta israeliana. Una salva di colpi di artiglieria è stata sparata contro il punto di origine del lancio mentre nel frattempo è stata avviata la procedura di avviso nei confronti di UNIFIL.

Il fatto, sebbene sia avvenuto senza provocare danni o feriti, preoccupa molto le autorità israeliane. Si pensa però che non sia Hezbollah il responsabile del lancio quanto piuttosto qualche fazione palestinese che opera in Libano in una di quelle zone franche che sono i cosiddetti “campi profughi”. Allarma più che altro la possibile infiltrazione di terroristi dal confine nord o addirittura dal Golan. Per questo la condizione di allerta è stata portata al massimo livello.

Prosegue intanto senza sosta il lancio di missili sul Sud di Israele dalla Striscia di Gaza. Questa mattina è stata colpita una stazione di servizio a ad Ashdot. L’esplosione ha ferito gravemente un uomo israeliano di 50 anni e ne ha ferito in maniera meno grave un altro. Durante la notte sono stati lanciati missili contro Ashdod e conto i consigli regionali di Nes Tziona, Rehovot, Gan Yavne, Netivot, Kiryat Malachi, Sha’ar HaNegev e Hof Ashkelon. Allarmi sono suonati anche più a nord, fino a Tel Aviv e Gerusalemme.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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