Questa mattina in un incidente stradale avvenuto in Afghanistan sono morti altri tre militari italiani. L’incidente, secondo le fonti del Ministero della Difesa, è avvenuto a 20 Km a sud-ovest di Shindand. Il Blindato con a bordo i militari stava attraversando un fiume quando si è ribaltato. I militari sono rimasti imprigionati al suo interno e sono quindi deceduti.
I militari italiani facevano parte del 66°reggimento di base a Forlì e stavano andando a soccorrere una unità bloccata dal maltempo. Con questi ulteriori tre militari morti sale a 43 il numero delle vittime tra i soldati italiani impiegati in Afghanistan.
La domanda da porsi ora è: perché? Perché i nostri militari continuano a morire in un Paese che non è mai stato effettivamente liberato dai talebani, un Paese dove le donne sono ancora maltrattate e discriminate come avveniva quando a comandare erano i taliban, un Paese dove la corruzione imperversa e dove il maggior introito arriva dalle piantagioni di oppio, un Paese in mano ai clan e all’estremismo islamico iraniano, pakistano e talebano.
C’è da chiedersi veramente perché continuiamo a rimanere in Afghanistan e a pagare un altissimo tributo di sangue per mantenere in vita un Governo che si è appena alleato con l’Iran del macellaio Ahmadinejad.
Sarah F.
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