Hitler aveva un sogno, quello di cancellare gli ebrei dalla faccia della terra. La Soluzione Finale era finalizzata a questo e nel piano del Fuhrer anche gli arabi dovevano prendere parte allo sterminio. A quasi 70 anni di distanza Hitler non c’è più ma rimane da parte degli arabi la volontà di cancellare gli ebrei dalla faccia della terra partendo proprio da quella che era l’idea del Fuhrer, cancellare prima di tutto la storia ebraica.

Per capire quali erano i piani di Hitler in combutta con il Gran Muftì di Gerusalemme, Amin al Husseini, dobbiamo andare a rileggere il libro “La Mezzaluna e la Svastica” (David G. Dalin , John F. Rothmann) dal quale riprendiamo un breve ma significativo passo:

Gli obiettivi del muftì erano di vasta portata. Egli voleva mettere fine all’immigrazione ebraica in Palestina, ma sperava anche di promuovere una guerra santa dell’Islam in collaborazione con la Germania, una Jihad che avrebbe portato allo sterminio degli ebrei. A questo proposito al-tIusaynr scrisse nelle sue memorie: Il requisito fondamentale della nostra collaborazione con la Germania era avere mano libera per poter sradicare fino all’ultimo ebreo dalla Palestina e dal mondo arabo. Chiesi a Hitler la promessa esplicita di autorizzarci a risolvere il problema ebraico in modo consono alle nostre aspirazioni di nazione e di razza e in accordo con i nuovi metodi scientifici introdotti dalla Germania nella gestione dei suoi ebrei. La risposta che ottenni fu: «Gli ebrei sono vostri»

“Gli ebrei sono vostri, fatene quello che volete”, quelle parole di Hitler agli alleati arabi oggi risuonano più sinistre che mai all’indomani del tentativo dell’UNESCO di cancellare la storia ebraica, una iniziativa portata avanti proprio dagli eredi del Gran Muftì di Gerusalemme, quelli cioè che oggi si chiamano molto impropriamente “palestinesi”.

Il concetto rimane lo stesso, cancellare gli ebrei dalla faccia della terra, cancellare il loro Stato, Israele, e cancellare ogni riferimento alla millenaria storia del popolo di Israele. E siccome gli arabi non ci sono riusciti con decenni di guerre e attacchi di ogni tipo, oggi ci riprovano con la complicità dell’UNESCO e del vergognoso silenzio del mondo.

Proprio oggi ricorre l’anniversario del rastrellamento del getto di Roma e sui social vediamo che in tanti lo ricordano. Sono gli stessi che sono rimasti in silenzio di fronte alla vergognosa decisione dell’UNESCO e che non rispondono alle nostre richieste di delucidazioni in merito al loro passivo comportamento in quello che è in tutto e per tutto un tentativo di Hitleriana memoria di cancellare la storia del popolo ebraico portato avanti con genocida determinazione dagli eredi del gran Muftì di Gerusalemme, quei palestinesi alleati di Hitler che oggi vengono glorificati vergognosamente pure dai cosiddetti “partigiani”.

Gli eredi di Hitler vivono e sono tra di noi. Assumono di volta in volta nomi e fisionomie diverse, ma sono sempre loro e la loro pericolosità non è scemata nel tempo. Ragioniamoci sopra prima di lasciarli fare quello che vorrebbero fare: continuare il lavoro iniziato da Hitler.

Scritto da Lila C. Ashuryan