PAPA: RINUNCIAMO ALLA VIOLENZA, ARMI SIANO VERITA' E AMORE

Come si può sostenere di voler difendere e diffondere i Diritti fondamentali se poi si pone una questione discriminante alla base del proprio operato? E’ quello che ha fatto oggi Benedetto XVI nella giornata mondiale della Pace.

«Eutanasia, aborto e matrimoni gay sono gravi minacce per la pace, che non è un sogno, ma una realtà possibile se si combattono gli egoismi e le intolleranze». Queste le assurde parole del Papa pronunciate nel suo messaggio inviato al mondo per la Giornata Mondiale della Pace, assurde perché pongono una discriminante per coloro che sono omosessuali, che vogliono abortire e per coloro che vogliono scegliere come morire. Cosa c’entri una discriminazione con la Giornata Mondiale per la Pace ce lo dovrebbe proprio spiegare Benedetto XVI. Anzi, sono proprio le discriminazione che sono alla base di quasi tutte le guerre.

Le parole del Papa confermano quanto dicevamo qualche giorno fa sulle responsabilità della Chiesa Cattolica in merito alle persecuzioni dei Gay in Uganda (qui il link) e se questo è un modo di difendere i Diritti Umani e la Pace allora io sono Santa Maria Goretti.

«I tentativi di rendere il matrimonio fra un uomo e una donna giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione sono un’offesa contro la verità della persona umana e una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace» ha detto il Papa nel suo discorso. Ho sottolineato la frase “persona umana” perché il succo del discorso sta tutto su quelle due parole e nel loro significato mutuato dalla dichiarazione universale dei Diritti Umani dove si afferma che all’art. 1 dice: “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” mentre all’art. 2 nel primo capoverso sostiene che “ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.

Allora le cose sono due: o il Papa è un enorme ipocrita che fa finta di non conoscere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, oppure non la conosce veramente il che sarebbe gravissimo.

Personalmente tendo a propendere per la prima ipotesi, e cioè che il Papa sia un emerito ipocrita che parla di pace e di uguaglianza ma poi porta avanti e sostiene una discriminazione di genere che in Uganda e in altri Paesi provoca la morte di migliaia di omosessuali. Ma si sa, l’ipocrisia nella Chiesa Cattolica che per anni e anni ha coperto i gravissimi reati di pedofilia fatti dai propri sacerdoti e adepti è una cosa normale. Mi chiedo ancora come si possa dare credibilità a persone del genere.

Paola P.