E adesso una donna può essere sturata con molta più tranquillità. Da ieri lo stupratore sa che potrebbe non andare in galera anche in caso di stupro di gruppo. A dirlo è la Cassazione che ha chiesto al tribunale del riesame di Roma di rivedere la decisione di applicare il carcere preventivo a due ragazzi accusati di aver stuprato una giovane.
In precedenza era stata la Corte Costituzionale ad addolcire la legge che prevede l’arresto per gli stupratori con una decisione che andava contro il Parlamento e contro qualsiasi logica abrogando di fatto il carcere preventivo per i casi di stupro.
Secondo gli ultimi dati disponibili in Italia le donne tra i 17 e i 70 anni vittime di violenza sono sei milioni 743 mila. Di queste 5 milioni sono vittime di violenza sessuale. Un milione di donne ha subito uno stupro. Con questi dati, che evidenziano chiaramente un gravissimo problema sociale, la decisione della Cassazione appare ancora più inverosimile e assurda. Una vergogna inaudita.
Non solo, con questa decisione una donna stuprata si sentirà ancor meno tutelata dalla legge e quindi, come avviene nella quasi totalità dei casi, eviterà persino di sporgere denuncia. Insomma, le donne italiane sono in balia degli stupratori e dei violenti. E’ la legge che dice agli uomini di stuprarci, tanto la faranno franca.
E’ chiaro che tutto questo non può essere tollerato. Per questo Secondo Protocollo e altre associazioni stanno studiando insieme alcune iniziative volte a sensibilizzare pienamente la politica e la gente comune a questo vero e proprio problema sociale, purtroppo aggravato dalla cecità di alcuni giudici. Una vergogna che va al più presto lavata.
Bianca B.