Rights Reporter
Aa
  • Home
  • Categorie
    • Medio Oriente
    • Opinioni
    • Guerra Ucraina
    • Editoriali
    • Intelligence
    • Report e analisi
    • Africa
    • Società e cronaca
  • Donazioni
  • Utilità
    • Politica per i Cookie
    • Principi etici e mission di Rights Reporter
    • Contatti
    • Chi siamo
    • Newsletter
  • Social
    • Facebook
    • Twitter
Rights Reporter
Aa
Search
  • Home
  • Categorie
    • Medio Oriente
    • Opinioni
    • Guerra Ucraina
    • Editoriali
    • Intelligence
    • Report e analisi
    • Africa
    • Società e cronaca
  • Donazioni
  • Utilità
    • Politica per i Cookie
    • Principi etici e mission di Rights Reporter
    • Contatti
    • Chi siamo
    • Newsletter
  • Social
    • Facebook
    • Twitter
Follow US
Rights Reporter > Società e cronaca > 1.500 combattenti ISIS rientrati in Europa. UE chiede controllo delle frontiere
Società e cronaca

1.500 combattenti ISIS rientrati in Europa. UE chiede controllo delle frontiere

By Claudia Colombo Published 18 Ottobre 2017
2 Min Read
SHARE

1.500 combattenti ISIS di origine europea sono rientrati in Europa. A dirlo è il coordinatore dell’antiterrorismo europea, Gilles de Kerchove, durante una visita in Tunisia.

«Secondo i dati dell’UE, 1500 persone che hanno combattuto nelle fila dell’organizzazione terroristica in Siria e in Iraq sono tornate nei paesi europei», ha detto Kerchove durante una conferenza stampa nell’ufficio dell’UE in Tunisia dopo aver incontrato i ministri tunisini.

«Per superare i crescenti problemi dovuti al ritorno dei combattenti europei, l’UE dovrebbe adottare le misure necessarie e proteggere il confine», ha detto ancora Kerhova.

Il problema del rientro in Europa dei cosiddetti “Foreign Fighters” diventa sempre più un problema che va affrontato in sede europea ed è collegato indirettamente all’enorme flusso di migranti provenienti dall’Africa in mezzo ai quali i Foreign Fighters si potrebbero nascondere. Il controllo delle frontiere europee al momento è un eufemismo visto che anche gli sbarchi dal nord Africa sembrano essere ripresi a pieno ritmo il che rende complessa l’opera di identificazione dei combattenti di ISIS.

Ne hanno parlato proprio ieri i Tunisia lo stesso Gilles de Kerchove e i ministri dell’interno e degli esteri di Tunisi.

Tunisia, Libia e Algeria sono i Paesi dai quali partono i flussi di migranti in mezzo ai quali si potrebbero nascondere i foreign fighters di rientro da Siria e Iraq e l’Europa crede che il controllo debba essere fatto prima che prendano il mare in quanto poi sarebbe un problema riuscire a identificare i combattenti dai migranti. Al vaglio di Bruxelles un ingente finanziamento ai Paesi nordafricani volto a incrementare il controllo sui migranti e impedire loro di prendere il mare.

TAGGED: europa, foreign fighters, isis, migranti

Seguici su...

Facebook Like
Twitter Follow
Youtube Subscribe
Israele approva la vendita di sistemi anti-drone all’Ucraina
Guerra Ucraina
Israele: anche i riservisti delle forze d’elite non si presenteranno in disaccordo con il governo
Medio Oriente
Un criminale di guerra al Consiglio di Sicurezza dell’ONU
Opinioni
Israele: nuove grandi manifestazioni. E poi critichiamo l’Iran?
Società e cronaca

You Might Also Like

Società e cronaca

Israele: nuove grandi manifestazioni. E poi critichiamo l’Iran?

19 Marzo 2023
Medio Oriente

Cooperazione Iraq – Stati Uniti: Blinken incontra al-Sudani

18 Febbraio 2023
Società e cronaca

USA 2024: ci prova Nikki Haley. Perché può farcela, perché no

15 Febbraio 2023

Tel Aviv: la protesta più grande di sempre a difesa della democrazia israeliana

22 Gennaio 2023

© 2023 Rights Reporter – Urbania (PU) Italy | Tel Aviv Israel. RR è un progetto di Franco Londei

  • Contatti
  • Donazioni
  • Politica privacy e cookie
  • Principi etici e mission
FacebookTwitterWhatsapp

Removed from reading list

Undo
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?