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Oggi 25 aprile 2015 festeggiamo il 70esimo anniversario della liberazione dal nazi-fascismo del nostro Paese e purtroppo non possiamo non far notare come, 70 anni dopo, i politici (io li definirei policanti) italiani abbiano dimostrato di non meritarsi il sacrifico in termini di vite umane che è costata la liberazione. L’immagine del Parlamento desolatamente vuoto durante l’informativa urgente del Ministro Gentiloni sulla morte di Giovanni Lo Porto è un fotogramma che dovrebbe rimanere impresso nella mente di tutti gli italiani.

Non ne sto facendo una questione politica, ci metto tutti nel calderone della vergogna, destra, sinistra, rorro-bruni, nuovi fascisti, grilloidi, nuovi comunisti e chi più ne ha più ne metta. Gentaglia che fino a pochi minuti prima cianciava sulla “centralità del Parlamento”, che aveva ancora la bocca impregnata di fetide parole di sciacallaggio senza vergogna ma che alla prima occasione invece di andare a sentire cosa aveva da dire il Ministro degli Esteri sulla morte di Lo Porto ha preferito andarsene a organizzare il week and del 25 aprile. Il paradosso è che sono gli stessi sciacalli che hanno chiesto a gran voce l’informativa urgente di Gentiloni ad essere assenti nell’aula del Parlamento, gente che ogni mese prende migliaia di euro di stipendio e che non perde occasione per sottrarsi ai propri doveri. Vergognosi, non ho altro termine per definire questi squali che si auto-definiscono “il cuore delle nostra democrazia”.

70 anni fa donne e uomini italiani morivano per darci questo Parlamento, per darci questa democrazia, e i nostri politici li ripagano in questo modo. Vergogna, c’è solo vergogna.

[glyphicon type=”user”] Bianca B.

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