Un gruppo di navi iraniane presumibilmente cariche di armi per i ribelli sciiti e accompagnato da due vascelli armati, probabilmente adibiti a scorta, diretto verso lo Yemen ha dovuto fare marcia indietro dopo che la Portaerei americana USS Theodore Roosevelt con tutta la sua squadra navale si è posizionata davanti alle coste yemenite per impedire qualsiasi consegna di armi in ottemperanza all’embargo imposto imposto dall’Onu all’inizio di Aprile sulle armi ai ribelli Huthi (sciiti sostenuti da Teheran).
Per diverse ore sembrava che la flotilla iraniana volesse rompere il blocco navale e si è temuto che la situazione degenerasse. Le navi iraniane avevano solo rallentato la navigazione, forse in attesa di ordini da Teheran, ma continuavano a muoversi vero lo Yemen rifiutando qualsiasi contatto con le navi americane. Poi improvvisamente l’inversione di rotta, probabilmente dietro ordine di Teheran.
Il fatto rimane comunque altamente indicativo sul valore che danno gli iraniani alle risoluzioni Onu e forse dovrebbe spingere coloro che foraggiano un accordo sul nucleare iraniano a riflettere attentamente su quello che stanno facendo.
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La bomba atomica può andare bene, ma consegnare armamenti ai ribelli huthi, NO!