Sono bombe islamiche quelle che in Egitto hanno ucciso 25 cristiani e ne hanno feriti 49, tra cui molte donne e bambine. Non servono indagini approfondite per poterlo affermare, come non serve il finto cordoglio musulmano in un Paese dove sono ormai decine le chiese bruciate e dove i cristiani copti (il 10% della popolazione) vengono più o meno apertamente discriminati senza che il Governo faccia alcunché per impedirlo.

Adesso ci diranno che a mettere le bombe nella chiesa cristiana del Cairo non sono stati dei “veri” musulmani, che questa gente ha una visione distorta dell’Islam e che il vero Islam è una religione di pace. E’ lo stesso mantra che sentiamo ogni volta dopo una strage, un mantra che cerca di nascondere una verità che invece è davanti agli occhi di tutti e cioè che la maggioranza delle violenze nel mondo vengono perpetrate nel nome dell’Islam, che la maggioranza dei conflitti mondiali è legato a questa “religione di pace” e che le stragi più efferate degli ultimi anni sono avvenute per nome e per conto di Allah “misericordioso”.

Beh, noi non ci prestiamo a questo gioco, non siamo più disposti a sorbire passivamente le litanie della Fratellanza Musulmana e dei loro lacchè occidentali che cercano di nascondere il problema sotto a un piccolo sasso che non riesce più a nascondere nulla. Il mondo ha un problema con i musulmani e ormai le stragi sono così tante, le violenze islamiche così diffuse che negarlo sfiora il ridicolo. Adesso verremo accusati di islamofobia, di essere razzisti, ci diranno che le prime vittime dell’estremismo islamico sono proprio i musulmani, cioè ripeteranno a pappagallo le stesse cose che ripetono ogni volta che qualcuno prova a puntare il dito su una religione che nasce e vive con l’obiettivo di conquistare il mondo attraverso la sottomissione delle altre religioni, un credo che non ha mai avuto nulla di pacifico e tanto meno ce lo ha adesso che ha messo a ferro e fuoco mezzo mondo. Si sprecheranno aggettivi ed esempi su come ci sia una guerra interna all’Islam e su come tale guerra faccia morti musulmani. E allora? Cosa cambia nella sostanza? L’Islam continua a essere una religione violenta, sia che si ammazzino tra di loro, sia che ammazzino cristiani, ebrei o buddisti. La vera domanda da porsi è: a cosa mirano i musulmani? Cosa vogliono? Che siano sciiti o sunniti l’obiettivo comune è unificare il mondo sotto il vessillo dell’Islam, poco importa che sia un islam sunnita o sciita, per entrambi l’obiettivo è quello. Non ci si faccia ingannare dalle ipocrite parole di cordoglio proferite dagli Imam e seguite alla strage di cristiani avvenuta in Egitto, è un cordoglio falso volto unicamente a non mostrare il vero volto di questa religione che di pacifico non ha mai avuto nulla.

Pezzi di occidente comprati dai peggiori regimi islamici

E mentre loro ci ammazzano noi gli svendiamo importantissimi pezzi del nostro mondo facendoli entrare dalla porta principale. Gli abbiamo venduto compagnie aeree, banche, realtà produttive d’eccellenza, non paghi li abbiamo messi persino a capo della Commissione per i Diritti Umani dell’Onu. Ai musulmani piace vincere facile e noi facciamo di tutto per assecondarli. E siamo così succubi che anche quando ci ammazzano dentro le chiese la prima cosa che facciamo è quella di cercare di non incolpare i nostri carnefici. E’ come se fossimo vittime di una sorta di sindrome di Stoccolma che ci impedisce di identificare il nemico, di distinguerlo dall’amico e di combatterlo. Se le cose non cambiano siamo destinati a soccombere. Inutile girarci intorno. Ci stanno conquistando con le bombe e con i fondi sovrani, il bastone e la carota. Spero solo che quando ce ne renderemo conto non sarà troppo tardi.

Scritto da Antonio M. Suarez