Corea del Nord (Rights Reporter) – La Russia di Vladimir Putin fa un gioco sporco se è vera la notizia secondo cui una grande società russa avrebbe fornito una nuova linea internet alla Corea del Nord.

Secondo quanto si apprende da fonti di intelligence americane la società russa di telecomunicazioni TransTeleCom avrebbe cominciato a fornire una nuova connessione internet alla Corea del Nord in un momento in cui il US Cyber Command sta effettuando attacchi per negare il servizio agli hacker nordcoreani in modo da rallentare il loro traffico e impedire loro di effettuare attacchi cybernetici negli Stati Uniti e in altre parti del mondo.

Secondo quanto si apprende la nuova connessione internet per la Corea del Nord avrebbe cominciato a lavorare a pieno ritmo ieri intorno alle 09:08 UTC (le 17:38 in Corea del Nord).

Fino ad oggi gli utenti internet della Corea del Nord potevano usare solo la connessione fornita dalla North Korean ISP Star JV la quale passava attraverso la società cinese China Unicom. Questo facilitava di molto il lavoro del Cyber Command americano in quanto bastava sovraccaricare quella rete per mettere in difficoltà gli hacker nordcoreani. Questa nuova rete internet complica di parecchio e cose.

La TransTeleCom, o TTK, è una delle maggiori società di telecomunicazioni russe ed è una filiale dell’operatore ferroviario russo. Le linee a fibre ottiche sono collocate accanto alla ferrovia e, secondo una mappa sul suo sito web, su un percorso che va da Vladivostok fino al confine con la Corea del Nord.

La Corea del Nord ha pochi utenti Internet ma l’accesso alla rete è disponibile presso le principali università, agli stranieri tramite smartphone, nei dipartimenti governativi, nelle grandi aziende e naturalmente è a disposizione degli hacker al soldo del regime. Si sospetta che anche le famiglie della elite abbiano libero accesso alla rete internet.

Gli Stati Uniti sostengono che la fornitura di una nuova rete internet alla Corea del Nord viola la risoluzione 2375 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, una risoluzione firmata anche dalla Russia e dalla Cina. Ma non sembra che questo spaventi Putin.