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Rights Reporter > Medio Oriente > Erdogan in difficoltà si inventa un nuovo golpe in Turchia. Epurazioni in vista?
Medio Oriente

Erdogan in difficoltà si inventa un nuovo golpe in Turchia. Epurazioni in vista?

By Haamid B. al-Mu’tasim Published 26 Maggio 2020

Da diverse settimane politici e giornali turchi vicini al regime fanno trapelare notizie della possibilità di un nuovo golpe in Turchia.

«La minaccia permane» ha detto Ersin Ramoglu, editorialista del quotidiano filo-governativo Sabah. «I nemici della Turchia sono ovunque, nell’esercito, nella stampa, nella polizia, nella burocrazia, nei comuni e in politica».

A quasi quattro anni dallo “strano golpe”che ha permesso a Erdogan di epurare praticamente tutta la Turchia dai suoi nemici e di ottenere poteri inimmaginabili prima del “golpetto”, si torna a ventilare la possibilità che qualcuno trami alle spalle del dittatore turco.

All’inizio di questo mese, Erdogan ha accusato il Partito popolare repubblicano (CHP) – fondato da Ataturk e ora il più grande partito di opposizione – di «bramare per un colpo di stato».

Gli hanno fatto eco diversi importanti personaggi del suo partito, l’AKP, i quali sostengono che «i secolaristi hanno ripreso vigore e intendono fermare con ogni mezzo il processo di islamizzazione iniziato da Erodgan».

Non mancano giornalisti e scrittori pro-regime che addirittura arrivano a fare liste di proscrizione dedicate principalmente all’opposizione o a giornalisti che invece non sostengono Erdogan.

«Con l’attuale governo, ogni figura dell’opposizione che esprime la necessità di un cambiamento è accusata di tramare un colpo di stato» ha detto Murat Emir, deputato del CHP di Ankara.

L’opposizione teme che tutto questo “vociferare” di colpo di stato altro non sia che un mezzo per mettere sotto silenzio gli oppositori e gli avversari politici, oltre che un disperato tentativo di distrarre la popolazione da una gestione scellerata dell’economia e della crisi scatenata dal Coronavirus.

In particolare Erdogan sembra essere molto disturbato dagli ottimi programmi di aiuto economico e sanitario messi in piedi nelle due maggiori città perse alle ultime elezioni comunali, Ankara e Istanbul.

In queste città la gestione del Partito popolare repubblicano (CHP) sta ottenendo una enorme approvazione da parte della popolazione, così come in altre città e comuni gestiti dalla opposizione, tanto che la settimana scorsa Erodgan ha detto di «temere che questi sindaci tentino di creare uno Stato parallelo».

«Le speculazioni di Erdogan su un potenziale colpo di stato sono uno stratagemma conveniente per distogliere l’attenzione del pubblico dalla crisi economica e dalla cattiva gestione finanziaria in patria», ha dichiarato Aykan Erdemir, direttore senior del Foundation for Defence of Democracies’ Turkey Programme. «Spero solo che non sia l’anticamera per nuove violente epurazioni» ha concluso Erdemir.

TAGGED: erdogan, regime turco, turchia

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