Credo che davvero ci dovremmo fermare a riflettere su un paio di fatti che se presi singolarmente non dovrebbero turbare più di tanto ma che se presi nel contesto generale ci dovrebbero invece terrorizzare. Il primo è quello che sta avvenendo in Gran Bretagna con l’introduzione della Sharia, l’altro è quello che sta avvenendo a Oslo.
In Gran Bretagna poco più di un anno fa si è dato il via per la prima volta ad un sistema giudiziario parallelo con l’introduzione della Sharia nella giurisprudenza civile. E’ un fatto gravissimo perché la Sharia è quanto di più lontano dal Diritto ci sia. Eppure la Gran Bretagna ha dovuto cedere alle pressanti richieste della numerosissima comunità islamica che, di fatto, al suo interno applicava già da tempo la legge islamica. Qualcuno a interpretato tutto questo come un “segno di civiltà e di apertura” da parte della Gran Bretagna. In realtà è un vero salto indietro nel concetto di Diritto e un pericolosissimo precedente. Per fare un esempio terra a terra, mentre un inglese comune per divorziare dalla moglie deve fare tutta la trafila prevista dalla legge britannica che tutela ambedue i coniugi, per un islamico è sufficiente ripudiare la moglie tre volte e il gioco è fatto, il tutto in barba ai Diritti delle donne e a quanto sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Non è da meno quello che sta avvenendo in Norvegia dove un gruppo estremista islamico denominato “Ummah del Profeta”, dopo che da anni controlla alcuni quartieri di Oslo con vere e proprie ronde islamiche che fanno rispettare la Sharia in barba alle leggi dello Stato, oggi arriva a chiedere ufficialmente un quartiere islamico e l’applicazione ufficiale della legge islamica in quanto gli islamici sarebbero la maggioranza.
Fatti come quello di Oslo stanno avvenendo in tutta Europa senza che la stampa ne faccia cenno, soprattutto in Francia e in Belgio. L’immigrazione sfrenata dai paesi islamici e l’alta natalità che registra la comunità islamica, stanno generando una situazione in cui sempre più spesso gli islamici immigrati sono la maggioranza rispetto alla popolazione autoctona.
Il problema, e ci tengo a precisarlo, non è la religione islamica. Ognuno è libero di professare il proprio credo. Il problema è la Sharia che non si concilia con il nostro concetto di Diritto e, oltre a questo, la mancata integrazione degli islamici nella comunità occidentale. E si perché, buonismo a parte, non c’è alcuna integrazione tra il mondo islamico e quello occidentale semplicemente perché l’islamico tende a assimilare gli altri non a integrarsi, tende a porre la propria religione sopra a tutto e a imporla, cioè la loro è una appartenenza alla religione e non allo Stato o alla comunità.
Qui non si tratta di fare distinzioni o discriminazioni, si tratta di guardare in faccia una differenza reale tra il nostro mondo e quello islamico, specie quello estremista purtroppo sempre più forte. Chi nega questa differenza accampando ragioni buoniste o addirittura il razzismo, o è un ipocrita oppure ha le bende agli occhi.
In questo contesto arriva la proposta di introdurre in Italia lo Ius Soli. Non contesto il fatto che chi nasce e cresce in Italia debba avere una corsia preferenziale per ottenere la cittadinanza, contesto il fatto che la si debba concedere semplicemente perché una madre partita con un canotto dal Nord Africa o dal Medio Oriente (o da qualsiasi altra parte) venga a partorire in Italia al solo scopo di far avere a suo figlio (e probabilmente a se stessa) la cittadinanza italiana. Questo potrebbe essere un enorme cavallo di Troia per gli estremisti islamici che professano il concetto (tanto caro al Profeta) che l’Islam conquisterà il mondo anche con l’utero delle donne.
E’ palese che l’estremismo islamico punti a diventare la maggioranza in occidente e quale modo migliore per farlo se non quello di procreare in gran numero? Capirai se gli diamo anche la cittadinanza. Si aprirebbe una vera e propria autostrada verso la colonizzazione islamica dell’occidente.
Confesso senza pudore che questa cosa mi spaventa moltissimo. Troppi sono i fatti di cronaca che dimostrano come l’estremismo islamico sia incompatibile con la nostra società. E con “estremismo islamico” intendo anche l’applicazione della Sharia (o la pretesa di farlo), le discriminazioni di genere presenti nella religione islamica, il fatto che la religione islamica venga posta prima di tutto (comprese le leggi dello Stato). Se adesso introduciamo una legge per lo Ius Soli senza considerare l’impatto che avrà nella diffusione dell’estremismo islamico temo che faremo un errore che i nostri figli pagheranno carissimo.
Carlotta Visentin