Hamas ha ordinato ai suoi affiliati, anche a quelli in Giudea e Samaria, di rapire cittadini israeliani da poter scambiare con i terroristi imprigionati in Israele.
Lo ha detto ieri sera uno dei maggiori leader di Hamas, Khalil al-Haya. «Noi diciamo al nemico sionista: siete tutti obbiettivi» ha detto Khalil al-Haya parlando ieri sera a Gaza alla vigilia della “giornata dei prigionieri palestinesi” che ricorre oggi. «Rapire gli israeliani è un nostro diritto perché non abbiamo altro mezzo per liberare i nostri fratelli incarcerati dal nemico sionista» ha detto ancora Khalil al-Haya. «Tutti i militanti della resistenza, in qualsiasi parte si trovino, devono rapire i sionisti da scambiare con i nostri fratelli. Non ci fermeremo fino a quando le prigioni sioniste non saranno vuote». Khalil al-Haya ha poi ricordato quando per un solo uomo, il soldato Gilad Shalit, Israele liberò oltre mille terroristi detenuti pur di riaverlo indietro. «Noi dobbiamo ripetere quella operazione centinaia di volte fino a quando tutti i nostri fratelli non saranno liberi» ha detto a una folla plaudente.
Da Israele non prendono alla leggera le dichiarazioni fatte dall’alto esponente di Hamas e silenziosamente hanno alzato il livello di guardia aumentando la vigilanza in tutte le aree sensibili.
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