Ieri sera Hamas ha tentato la strage sparando tre missili contro le comunità israeliane vicine al confine con Gaza, compresa la città di Sderot dove circa 4.000 persone che stavano partecipando a un festival musicale, sono state costrette a cercare rifugio dopo il suono delle sirene di allarme.

Ed era probabilmente proprio quel festival musicale l’obiettivo dei terroristi.

Due dei missili sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, mentre un terzo è caduto in campo aperto senza provocare danni.

Immediata la risposta israeliana. Questa mattina l’IDF ha colpito due postazioni di Hamas tra le quali una di particolare rilievo visto che si tratta dell’ufficio di un alto esponente di Hamas, un comandante dell’ala militare di Hamas.

Non solo. Il COGAT ha deciso che da questa mattina i trasferimenti di carburante verso la centrale elettrica di Gaza verranno sensibilmente diminuiti.

Il portavoce di Hamas, Hazim Qasim, ha respinto le accuse di Israele sostenendo che né Hamas né altre fazioni palestinesi nella Striscia sono responsabili del lancio dei razzi.

Qasim ha aggiunto che gli israeliani stanno spostando la colpa su Hamas per giustificare gli attacchi militari a Gaza.

Difficile però pensare che Hamas che tutto vede nella Striscia di Gaza, non fosse al corrente del lancio dei tre missili contro la manifestazione musicale.

I terroristi cercavano chiaramente la strage e solo grazie al sistema di difesa Iron Dome oggi non siamo qua a raccontare una strage di giovani israeliani.