Due membri di una band iraniana che suona rock heavy metal sono stati arrestati dalla Guardia Religiosa degli Ayatollah e ora rischiano persino la pena di morte con l’accusa di “blasfemia”. Succede nell’Iran “moderato e progressista” del Presidente Hassan Rouhani.
Nikan Siyanor Khosravi (23 anni) e Khosravi Arash Ilkhani (21 anni) sono i membri principali della band Confess e sono stati arrestati e incarcerati nel famigerato carcere di Evin il 10 novembre del 2015. La loro colpa è quella di aver pubblicato un album (Pursuit Of Dreams) giudicato satanico e blasfemo dal regime iraniano, album che contiene in particolari due brani giudicati blasfemi, “Teh-Hell-Ran” e “I’m Your God Now”. L’album è uscito a ottobre 2015 e ha avuto subito successo tra i giovani iraniani ma è costato l’arresto ai due leader della band heavy metal. Ora rischiano una pena che va da sei anni di carcere alla pena di morte.
L’allarme è stato lanciato da Trev McKendry, amministratore del sito web Metal Nation, il quale riferiva di aver ricevuto un messaggio da un amico dei due ragazzi arrestati nel quale si annunciava l’arresto e la detenzione dei due nella prigione di Evin con l’accusa di blasfemia e pubblicità contro il sistema.
In Iran la musica Metal e Hard Rock è giudicata illegale e le Guardie della Rivoluzione vigilano affinché i giovani non la ascoltino in quanto ritenuta “immorale” e “blasfema”. La pena per chi suona o ascolta questa musica va da sei anni di carcere fino ad arrivare alla pena di morte per chi, come i due ragazzi iraniani, la suona. Secondo Tara Sepehri Far, di Human Rights Watch, i due ragazzi rischierebbero proprio la pena capitale.
Solo pochi giorni fa i media occidentali avevano dato ampio risalto alla notizia del ragazzino 15enne decapitato dal ISIS perché sorpreso ad ascoltare musica occidentale. Che differenza c’è tra Iran e ISIS?
Scritto da Shihab B.