Il regime iraniano ha inaugurato ieri la nuova rete internet nazionale completamente separata da tutte le altre. Ne danno notizia le varie agenzie di stampa iraniane.

A differenza di quanto si possa credere la creazione di una nuova rete internet nazionale e rigorosamente separata dalle altre reti mondiali non è un sintomo di libertà, ma una ulteriore stretta sulla libertà di navigazione per gli oltre 40 milioni di utenti internet iraniani. Già il regime blocca i maggiori social network come Twitter e Facebook e gli utenti iraniani per accedervi devono usare sistemi alternativi e software specifici, come il browser Tor, che non consentono l’individuazione dell’utente o quantomeno la rendono più problematica. Bloccati o filtrati anche Instagram, Youtube, i siti pornografici e diversi siti di notizie che ora sarà praticamente impossibile raggiungere anche con sistemi alternativi in quanto si verrebbe comunque individuati o perché il sistema stesso non permetterà di usare sistemi alternativi.

In sostanza si tratta di una ulteriore e decisiva stretta sulla libertà di navigazione e di informarsi autonomamente su Internet.

Il regime iraniano ha dato ampio risalto alla notizia affermando che da ieri sarà possibile navigare a una velocità 60 volte superiore a quella attuale. Parlando con l’agenzia di stampa iraniana Tasnim il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha detto che «se gli utenti avranno un facile accesso a una rete nazionale affidabile, stabile e sicura, potranno giocare un ruolo chiave nello sviluppo del Paese» solo che non si vede come lo possano fare se tutto è filtrato dal regime e potranno accedere solo alle notizie alle quali il regime decide di far loro accedere.

Fino ad oggi i dissidenti iraniani per mantenere il loro anonimato e poter accedere anche al mondo esterno oltre a Tor hanno usato anche software studiati specificatamente per loro e per garantire la loro sicurezza, software come alcune distribuzioni Linux avviabili da chiavetta o da CD, ma da oggi anche questo potrebbe non essere più possibile. In teoria infatti la nuova rete internet iraniana dovrebbe essere a tenuta stagna e non far né uscire né entrare nemmeno un dato, in teoria perché si stanno già studiando sistemi alternativi per permettere ai dissidenti iraniani e ai giovani che lo vorranno di aggirare le limitazioni della nuova rete, sistemi che però giocoforza non saranno a disposizione della maggioranza della popolazione iraniana che si dovrà così sorbire solo quello che passa il regime degli Ayatollah.

Scritto da Bianca B.