Israele è già coinvolto nella guerra in Ucraina

20 Ottobre 2022

La Russia è nemica di Israele. Nemica, non “non amica” o “indifferente”. Lo è da sempre ma di recente ha stretto un’alleanza ancora più stretta con l’Iran, cioè con chi dichiara apertamente di voler distruggere lo Stato Ebraico, il che rende Mosca ancora più nemica di Israele di quanto non lo fosse mai stata prima.

A Gerusalemme non possono non prenderne atto per due motivi : il primo è che gli ebrei russi stanno vivendo un momento in cui le restrizioni dovute alla mobilitazione voluta da Putin non permettono loro di rifugiarsi in Israele. La seconda, forse ancora più importane, è che chi si dovrebbe curare di permettere loro di fare aliyah, cioè l’Agenzia Ebraica, è impossibilitata a farlo a causa della decisione russa di limitare le azioni dell’Agenzia stessa.

A questo bisogna aggiungere non solo il crescente antisemitismo registrato in Russia, ma anche e soprattutto l’intesa militare russa con l’Iran che di fatto cancella qualsiasi accordo tra Gerusalemme e Mosca sulla Siria.

Se quindi fino ad oggi Israele sie era tenuto prudentemente fuori dal conflitto tra Russia e Ucraina al fine di non compromettere l’intesa con Mosca che permetteva i raid israeliani in Siria, oggi quella prudenza non ha più ragione di esistere.

Se poi valutiamo la vendita da parte di Teheran a Mosca di droni kamikaze e di missili superficie-superficie come anche un modo per testare sul terreno armi che domani dovranno colpire Israele, è chiaro che questo accordo non è pericoloso solo per Kiev ma lo è anche per Gerusalemme.

Secondo quanto pubblicato dal Jerusalem Post le Guardie della Rivoluzione iraniana, le IRGC, si sarebbero addirittura stanziate in Crimea per seguire più da vicino gli “esperimenti” effettuati dai russi sulla popolazione ucraina con le armi consegnate da Teheran. Questo servirebbe a testarle con precisione in previsione di usarle sulla popolazione israeliana.

Come si può vedere quindi ormai Israele, volente o nolente, è direttamente coinvolto nella guerra in Ucraina e se gli iraniani testano le loro armi sulla popolazione ucraina per poi usarle su quella israeliana, gli israeliani dovrebbero testare le loro armi di difesa sui droni e sui missili iraniani fornendo armi e consulenza all’Ucraina.

Ciò detto, è ormai altrettanto chiaro che le fabbriche di droni e di missili iraniane sono un legittimo obiettivo militare da colpire prima possibile. Che lo facciano gli americani o che lo facciano gli israeliani ha poca importanza, l’importante è farlo.

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

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