Israele non starà con le mani in mano mentre l’Iran costruisce la bomba atomica. Questo è il messaggio senza fraintendimenti che ha lanciato il Ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, in una intervista esclusiva a Fox News.

«L’esercito israeliano sta aggiornando i piani per colpire i siti nucleari iraniani ed è pronto ad agire in modo indipendente» ha detto Gantz.

Se il mondo riesce a fermare l’Iran va molto bene, ma se non lo fa, dobbiamo essere in grado di difenderci da soli

Benny Gantz alla Fox News

«Se il mondo riesce a fermare l’Iran va molto bene» ha aggiunto il Ministro della Difesa israeliano, «ma se non lo fa, dobbiamo essere in grado di difenderci da soli».

Secondo Gantz Israele ha identificato numerosi obiettivi all’interno dell’Iran che se colpiti sarebbero in grado di rallentare la corsa di Teheran alla bomba atomica.

Mai come questa volta Israele è deciso a ricorrere a qualsiasi mezzo pur di fermare l’Iran. E a Gerusalemme non basteranno accordi sul modello del JCPOA, per altro ampiamente superato dagli eventi.

L’intervista di Benny Gantz alla Fox News è un segnale molto forte che Gerusalemme spedisce a Washington, un segnale che specifica con chiarezza che le maggiori forze politiche israeliane sono d’accordo su quello che bisogna fare con l’Iran.

Il Presidente Biden non ha molto tempo per decidere cosa fare con l’Iran. Impensabile tornare al JCPOA, non restano molte alternative ad un attacco sulle centrali atomiche e sui laboratori di ricerca iraniani.

L’estrema sinistra democratica spinge molto forte sul Presidente Biden affinché ripercorra la strada di Obama e ceda su tutto il fronte con l’Iran. Non so, in tutta onestà, quanto Biden sia effettivamente attratto da questa disastrosa prospettiva.

Quello che so per certo è che il messaggio di Israele è limpidissimo, concreto e inequivocabile: se il mondo ferma l’Iran ben, altrimenti ci penseremo da soli.

A Washington non facciano l’errore di pensare a una spacconata. A Gerusalemme non scherzano affatto. E il tempo corre veloce.