Erbil, Kurdistan (Rights Reporter) – Un importante chierico sciita, forse il più importante e influente in Iraq, Muqtada al-Sadr, ha ordinato alle milizie sciite di lasciare immediatamente e comunque non oltre tre giorni la città di Kirkuk e permettere all’esercito regolare iracheno di prendere possesso della città.
La milizia sciita Saraya al-Salam, una delle milizie che operano all’interno delle forze di mobilitazione popolare (PMF), noto anche come Hashd al-Shaabi, è stata inviata a Kirkuk dal clero militare di Baghdad durante l’assalto del 16 ottobre, ma da allora non si è più ritirata dalla città, anzi, fonti dei Pershmerga fanno sapere che stanno reclutando in massa nuovi combattenti provenienti dall’Iran. Saraya al-Salam dipende direttamente da al-Sadr quindi è plausibile che obbediscano agli ordini e lascino la città di Kirkuk, ma le nuove milizie sciite nate a seguito dell’attacco alla città e che tanti problemi stanno provocando alla popolazione potrebbero non eseguire l’ordine perentorio.
In una dichiarazione scritta a mano al-Sadr ha decretato che nessuna milizia sciita dovrebbe trovarsi a Kirkuk e che tutte le loro sedi devono essere quindi chiuse immediatamente. Ha scritto poi che la situazione di Kirkuk deve gradualmente tornare alla normalità e che la città deve essere presa in consegna dall’esercito regolare iracheno.
La decisione di Muqtada al-Sadr è in netto contrasto con il governo provvisorio di Kirkuk che invece ha chiesto non solo alle milizie sciite di rimanere ma di inviare nuovi volontari per aumentare il controllo sulla città.
Le milizie sciite occupano anche altre città e villaggi del Kurdistan e se dovessero obbedire agli ordini di Muqtada al-Sadr si dovrebbero ritirare lasciando che i Peshmerga riprendano il controllo del territorio fatta esclusione per Kirkuk. Ma chissà se a Teheran ne sono contenti e se lo permetteranno.