La signora Michelle Bechelet ha pensato bene di voler mandare ispettori dell’ONU a vigilare sull’Italia per (presunti) atti di violenza verso immigrati africani e zingari. Non è una novità visto che non so quante volte (forse siamo arrivati a 70) ha condannato Israele per (presunta, aggiungiamo noi) violazione dei diritti umani.
Il Consiglio ONU per i diritti umani, che scrivo in minuscolo “diritti umani” perché visto i protagonisti che ci sono fa ridere, è stato creato nel decennio scorso ed è il più classico esempio di terzomondismo istituzionale.
La maggioranza dei membri proviene da paesi come Africa e Asia, con paesi dove non esistono diritti umani, dove molti di essi non hanno neanche firmato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (e guarda caso sono islamici). Facile che il loro obbiettivo preferito sia lo Stato Ebraico, l’unica democrazia in Medio Oriente, e ora tocca all’Italia del nuovo governo.
Per fare un esempio di questa farsa che fa parte di un carrozzone costoso, corrotto e inutile che si chiama ONU, il Venezuela di Maduro non è stato mai condannato come Cina e Arabia Saudita. Paesi responsabili di condanne a morte verso centinaia di persone all’anno: minoranze etniche e religiose, omosessuali, dissidenti politici.
Un primo colpo l’ha data l’amministrazione Trump, con la sua ambasciatrice Nikki Haley, ma se altri paesi occidentali non hanno il coraggio e non prendono al volo l’occasione (come l’Italia) saremo costretti a subire nuove beffe. Oggi Israele e Italia, domani sarà la volta di Ungheria e Polonia?