Nazioni Unite: Iran protesta per interesse del mondo alla repressione nel Paese

6 Gennaio 2018

L’ambasciatore iraniano all’ONU afferma che la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza sulle proteste nel suo paese è «un esempio assurdo di bullismo negli Stati Uniti».

L’ambasciatore Gholamali Khoshroo ha detto che «è un discredito per il Consiglio di sicurezza discutere di una questione puramente domestica» po ha continuato affermando che «è come se il Consiglio di Sicurezza si fosse riunito per le proteste negli Stati Uniti organizzate dal movimento Occupy Wall Street nel 2011 o per le manifestazioni al di fuori della Convention nazionale democratica del 1968».

La cosa strana è che l’Iran protesta per un fatto che paragonato alla sessione straordinaria del Consiglio di Sicurezza e a quella dell’Assemblea Generale per discute di Gerusalemme capitale è molto ma molto più grave. Eppure l’Iran è stato trai primi a chiedere un intervento dell’ONU sulla decisione americana di trasferire la sua ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Non era forse quella una questione domestica?

Non è più accettabile questo doppio standard usato dai Paesi musulmani verso Israele rispetto a fatti ben più gravi che avvengono nei regimi islamici come non è accettabile che molti regimi musulmani possano fregiarsi del termine “islamico” mentre Israele non può fregiarsi del titolo di Stato Ebraico in quanto giudicato discriminante.

E’ più logico che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si interessi di grandi manifestazioni pacifiche represse nel sangue o della decisione di uno Stato sovrano di spostare la propria ambasciata in un paese straniero nella legittima capitale di quello stesso Stato? Siamo proprio alla fine di un organismo ormai vetusto che se non riformato non ha più ragione di esistere.

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