In queste ore dominate dalla guerra in Siria il mondo arabo si è riunito in Arabia Saudita per discutere delle crisi regionali. Incredibilmente non si è discusso della guerra in Libia, come se il conflitto alle porte dell’Europa fosse una delle tante guerre dimenticate.
Qualche giorno fa un editoriale di Hafed Al-Ghwell pubblicato tra gli altri da Arab News, ricordava al mondo arabo l’esistenza della guerra in Libia e di come ci si fosse dimenticati di quel conflitto, per di più in un momento molto particolare nel quale si rincorrono le voci della morte del Generale Khalifa Haftar, un fatto che potrebbe gettare la Libia in un caos ancora maggiore di quello visto fino ad oggi.
Ebbene, nemmeno ieri che il mondo arabo, unitamente alla rappresentante europea Federica Mogherini, si è riunito in Arabia Saudita, si è tirato fuori il problema della guerra in Libia e di come fare per normalizzare la situazione.
Eppure era uno dei cinque punti all’ordine del giorno oltre alla guerra in Siria, alla questione palestinese, alla questione di Gerusalemme e alla politica iraniana nella regione.
Si è parlato di tutto il resto ma la situazione in Libia è rimasta ancora una volta ai margini, come se ai paesi arabi non interessasse affatto quello che avviene in Libia. Nemmeno Federica Mogherini ne ha parlato sebbene la situazione in Libia sia di diretto interesse dell’Unione Europea visto che proprio da quel territorio partono centinaia di migliaia di migranti illegali tra i quali ci potrebbero essere anche terroristi.
Scrive Hafed Al-Ghwell: «Negli ultimi otto anni, da quando la rivolta sostenuta dalla Nato contro il regime di Gheddafi nel 2011 ha deposto il leader libico, la Libia è andata sempre più nel caos, principalmente a causa della mancanza di interesse e attenzione». Eppure, soprattutto per gli europei, dovrebbe essere la guerra in Libia la priorità assoluta, non quella siriana.
Ma non sembra che sia così. La stessa Federica Mogherini, che questa mattina su Arab News scrive una specie di editoriale autoreferenziale sulla riunione di ieri, non affronta il problema. Nemmeno di striscio lo affronta. Eppure quello è il teatro di guerra dal quale per l’Europa arrivano le minacce maggiori, altro che quello siriano.
Ha ragione quindi Hafed Al-Ghwell quando sostiene che non c’è interesse e attenzione per la guerra in Libia, paradossalmente nemmeno da parte dei Paesi europei che pure se ne dovrebbero interessare addirittura più dei paesi arabi. Ha ragione quando dice che è stata questa mancanza di interesse e attenzione a peggiorare sempre di più la situazione in Libia.
L’abbiamo attaccata, l’abbiamo distrutta e poi ce ne siamo dimenticati abbandonandola a se stessa nonostante per noi europei fosse il quadrante più importante.
Neppure l’Italia, che pure è in primissima linea ed è interessata da un imponente flusso migratorio che arriva proprio dalla Libia, sembra interessarsi seriamente del problema libico. E’ una grave pecca che il prossimo Governo, qualunque esso sia, è chiamato ad affrontare con immediatezza e intelligenza.