L’esercito statunitense ha dichiarato di aver effettuato martedì attacchi aerei a Deir al-Zor, in Siria, contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al corpo d’élite delle Guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC).

Gli attacchi sono stati effettuati mentre gli Stati Uniti avrebbero dovuto rispondere a una bozza di accordo proposta dall’Unione Europea che avrebbe riportato in vita l’accordo nucleare con l’Iran del 2015, abbandonato dall’ex presidente Donald Trump e che l’attuale presidente Joe Biden ha cercato di rilanciare.

Il Comando centrale dell’esercito ha dichiarato in un comunicato che tali attacchi erano volti a proteggere le forze statunitensi da attacchi di gruppi sostenuti dall’Iran.

Il Comando ha citato un episodio di questo tipo avvenuto il 15 agosto, che secondo la Reuters ha comportato l’attacco di un drone a un complesso gestito da combattenti dell’opposizione siriana sostenuti dalla coalizione e dagli Stati Uniti, senza fare vittime.

“Il presidente ha dato le direttive per questi attacchi”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito, il colonnello Joe Buccino.

Il Comando centrale ha definito gli attacchi “un’azione proporzionata e deliberata volta a limitare il rischio di escalation e a minimizzare il rischio di vittime”.

La dichiarazione sull’attacco statunitense di martedì non menziona se ci sono state vittime e non dice se gli attacchi aerei sono stati effettuati da velivoli con o senza equipaggio.

Non è la prima volta che gli aerei da guerra statunitensi colpiscono le forze sostenute dall’Iran in Iraq e Siria. Gli Stati Uniti hanno colpito strutture operative e di stoccaggio di armi in due località in Siria e una in Iraq nel giugno dello scorso anno.

Le forze statunitensi si sono schierate per la prima volta in Siria durante la campagna dell’amministrazione Obama contro lo Stato Islamico, in collaborazione con un gruppo guidato dai curdi chiamato Forze Democratiche Siriane. In Siria sono presenti circa 900 truppe statunitensi, la maggior parte delle quali nella parte orientale.

Ma le milizie sostenute dall’Iran hanno preso piede in Siria mentre combattevano a sostegno del presidente Bashar al-Assad durante la guerra civile siriana.

Le milizie sostenute dall’Iran sono fortemente concentrate a ovest dell’Eufrate, nella provincia di Deir al-Zor, dove si riforniscono dall’Iraq attraverso il valico di frontiera di al-Bukamal.