Dal 2006 ad oggi il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha condannato Israele per ben 95 volte, mentre ha condannato solo 11 volte l’Iran.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dal 2015 ad oggi ha condannato Gerusalemme per ben 125 volte mentre ha condannato solo sei volte Teheran.
A vedere gli organismi dell’ONU verrebbe da pensare che Israele sia una dittatura violenta sempre pronta a violare i Diritti Umani e non una democrazia. Mentre l’Iran appare non come una dittatura violenta e teocratica ma come una democrazia.
Chiunque abbia un minimo di cervello in zucca capirebbe che qualcosa non va nel “governo mondiale” se una democrazia come Israele viene vista come una dittatura e se, al contrario, l’Iran viene visto come una democrazia.
È in questo contesto che il “governo mondiale” si sta approssimando a chiudere un nuovo accordo con l’Iran sul suo programma nucleare.
Non si sta cercando di fermarlo nonostante l’Iran abbia più volte dichiarato apertamente la sua intenzione di distruggere Israele. Al contrario, si vogliono togliere le sanzioni a Teheran e mettergli in mano un enorme flusso di denaro con il quale potrà agevolmente finanziare guerre e terrorismo oltre che far correre ancora di più il suo programma nucleare.
Ma la cosa veramente assurda e che dimostra come il mondo occidentale non impari nemmeno dai suoi errori, è che tutto questo avviene nel bel mezzo dell’aggressione russa all’Ucraina, dopo che (come l’Iran) Putin aveva apertamente dichiarato le sue intenzione e portato il suo esercito al confine con l’Ucraina (come ha fatto l’Iran con Israele).
Non voglio associare la terribile vicenda ucraina a quella israeliana, ma una riflessione bisogna pur farla se il “governo mondiale” che tanto si indigna per l’invasione russa dell’Ucraina non si accorge dell’errore che sta facendo con l’Iran.
Le sanzioni avevano quasi piegato gli Ayatollah portando il loro commercio con l’Unione Europea dai circa 20 miliardi del 2018 agli appena quattro miliardi di oggi. Pensate a cosa potrebbero fare con un accordo che riporti il loro commercio con la UE ai valori del 2018 e anche oltre.
Pensate a cosa potrebbero fare con tutto il denaro attualmente congelato, oltre 100 miliardi di dollari, che improvvisamente torna disponibile nelle loro mani.
Ecco, tutto questo sta avvenendo con l’Iran, un regime che ogni giorni minaccia di distruggere Israele, proprio nel mezzo dell’invasione russa dell’Ucraina che tutto il mondo condanna.
Possibile che da una lato si condanni giustamente la Russia mentre dall’altro si facilita il “lavoro” degli Ayatollah? Ma cosa gli dice la testa alle grandi potenze mondiali?