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Almeno sei morti e decine di feriti. Manifestanti arrestati e incarcerati nei gulag del regime di Damasco. E’ questo il bilancio parziale degli scontri avvenuti ieri a Daraa, nel sud della Siria, dove le forze di sicurezza siriane hanno sparato direttamente sui manifestanti, in perfetto stile iraniano.
Il regime nega di aver sparato sui manifestanti e afferma che i morti sono il frutto di un attacco di una banda di teppisti ad una ambulanza, circostanze smentite dai numerosi testimoni. Fonti non confermate attribuite a non ben specificati “attivisti dei Diritti Umani” affermano che le vittime sarebbero almeno 12. In realtà non c’è modo di controllare in quanto il regime di Damasco vieta qualsiasi ripresa e intervista.
La rete internet questa mattina risulta lentissima in Siria e non è possibile contattare gli attivisti residenti nel sud del Paese e a Damasco. Secondo diverse voci riprese su Twitter anche per oggi sono previste nuove manifestazioni.