Al di la della prudenza di circostanza, l’esplosione avvenuta ieri sera a New York che ha provocato 29 feriti alla quale è seguito il ritrovamento di un altro ordigno rudimentale composto da una pentola a pressione e da un innesco, non lascia tanto spazio alla immaginazione o al politically correct (più dettato dalle imminenti elezioni che da altro), la città è di nuovo sotto attacco da parte del terrorismo di matrice islamica.
Un diplomatico iraniano è stato letteralmente salvato da una folla inferocita che manifestava poco fuori dal Palazzo di Vetro dell’Onu contro la presenza dell’assassino e aspirante genocida, Mahmoud Ahmadinejad. Il diplomatico iraniano sarebbe Ramin Mehmanparast, vice portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran.