Il Presidente egiziano, Abdel-Fattah al-Sisi, ha chiesto oggi la fine delle operazioni militari a Gaza e ha chiesto ad Hamas di interrompere il lancio di missili su Israele. In un colloquio telefonico con il Presidente della ANP, Abu Mazen, si è impegnato a mediare un cessate il fuoco tra le parti prima che la situazione degeneri completamente.

Tuttavia al-Sisi si è rifiutato di riaprire il valico di Rafah per permettere ai leader di Hamas di mettersi in salvo. La richiesta era arrivata in mattinata dal portavoce del Ministero degli Interni di Hamas, Iyad al-Bazam, il quale aveva detto che era urgente riaprire il valico di Rafah per permettere ai feriti di accedere alle cure. Ma le autorità egiziane temono che tra i feriti si possano nascondere i leader di Hamas e per questo hanno negato, almeno per il momento, la riapertura del valico.

Oggi si apprende anche che il capo dell’intelligence egiziana, Gen. Mohamed Al-Tuhami, si è recato in Israele per incontri con i suoi omologhi israeliani. A riferirlo è stata Radio Israele ripresa da Middle East Monitor. Nulla è emerso sul contenuto delle conversazioni anche se non si può non sottolineare la posizione defilata dell’Egitto, una posizione che va al di la delle frasi ufficiali di circostanza.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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