Si impenna improvvisamente la tensione lungo il confine tra Israele e Gaza. Ieri un gruppo armato arabo aveva colpito alcuni lavoratori che stavano operando alla costruzione della barriera protettiva, uccidendone uno e ferendone due, prima di rimanere uccisi dai soldati dell’IDF. Prima ancora i terroristi avevano lanciato due razzi contro le città israeliane di Sderot e Ashkelon . Tre i raid aerei dell’aviazione israeliana su obbiettivi terroristici a Gaza.

Ma andiamo con ordine. Come detto lunedì due razzi Grad sono stati lanciati dai terroristi verso Israele. Come risposta l’aviazione israeliana ha colpito obbiettivi della Jihad Islamica a Gaza uccidendo due terroristi (Muhammad Shabat e Ismael Abu Ouda). Sempre lunedì un commando di terroristi islamici si è introdotto in Israele passando dal Sinai. Con un razzo RPG ha colpito alcuni lavoratori intenti a costruire la barriera di protezione uccidendone uno e ferendone due. Subito una pattuglia di “Golani” si è diretta sul posto ingaggiando un conflitto a fuoco con la cellula terrorista, eliminandola senza subire perdite. Per la prima volta però il Governo Israeliano è stato costretto ad adottare misure di sicurezza eccezionali lungo il confine con il Sinai, spostando sul luogo alcuni carri armati “Merkawa”, cosa questa che sarebbe proibita dagli accordi di pace con l’Egitto, ma la situazione era chiaramente critica. In serata il comando dell’IDF ha ordinato comunque il ritiro dei carri. Subito dopo questo vile attentato è intervenuta l’aviazione israeliana che, come detto, ha colpito prima due terroristi della Jihad islamica, poi in un secondo raid ha colpito una base della Jihad Islamica a Gaza ity. Anche in quel caso la cellula terrorista è stata eliminata. Un terzo attacco è avvenuto invece nelle prime ore di questa mattina quando i caccia israeliani hanno sorpreso un’altra cellula terrorista mentre stava posizionando alcuni ordigni lungo la barriera di protezione.

Nei giorni scorsi l’intelligence israeliana aveva avvertito che c’era la concreta possibilità che la tensione lungo il confine con Gaza e con l’Egitto si sarebbe innalzata. I servizi israeliani sono venuti a conoscenza che la Fratellanza Musulmana aveva chiesto ad Hamas e alla Jihad Islamica di compiere attentati in concomitanza con le elezioni egiziane per spingere Israele ad una reazione dura. Altri lanci di missili ci sono stati infatti nei giorni scorsi ma il Governo di Gerusalemme ha cercato di minimizzare per mantenere bassa la tensione. Tuttavia dopo gli attacchi di ieri era inevitabile reagire.

Nelle ultime ore si sono registrati diversi movimenti di terroristi sia nella Striscia di Gaza che da Gaza verso il Sinai. Il comando dell’IDF ha chiesto quindi all’esercito egiziano di alzare la vigilanza in tutta la penisola del Sinai. In ogni caso le forze di sicurezza israeliane sono in stato di massima allerta e non è escluso che ancora una volta alcuni carri Merkawa vengano spostati in prossimità del confine con l’Egitto nel caso l’esercito egiziano non sia in grado (o non voglia) bloccare i terroristi.