«L’Iran sostiene pienamente la resistenza in Medio Oriente e in particolare la resistenza in Palestina e sosterrà tutti coloro che lottano contro Israele e che porteranno attacchi contro il regime sionista». Lo ha detto ieri il Grande Ayatollah Ali Khamenei ripreso dalla agenzia FARS e da altri media iraniani in un incontro con i comandanti delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) che si è tenuto a Teheran in seno alla 8° assemblea generale internazionale della “Islamic Radios and Televisions Union”.

Khameni però non si è limitato solo a lanciare minacce contro Israele. Ha ammonito i funzionari iraniani sul pericolo rappresentato dal tentativo da parte dei “nemici” di infiltrare la cultura islamica con le culture occidentali. «L’influenza economica e sulla sicurezza da parte dell’occidente è pericolosa, ma l’influenza politica e culturale del nemico è disastrosa e deve ricevere la massima attenzione da parte di tutti» ha detto Khamenei.

Nel suo lungo discorso al corpo IRGC Khamenei ha attaccato la “politica divisoria” degli Stati Uniti che ha portato alla frammentazione della Siria e dell’Iraq e ha ribadito che l’Iran sostiene l’integrità nazionale dei Paesi in Medio Oriente e in particolare della Siria e dell’Iraq, confermando poi il sostegno militare al regime siriano.

Al di la del discorso della Guida Suprema iraniana, che ha spaziato dall’accordo sul nucleare ai moniti ai funzionari iraniani che lavorano all’estero a vigilare affinché la cultura occidentale non “infetti” la rivoluzione islamica, Khamenei torna ancora una volta ad attaccare Israele e lo fa con una chiara allusione ad attacchi terroristici e all’appoggio a gruppi terroristici quali Hamas ed Hezbollah, il tutto nel totale silenzio della diplomazia internazionale che non si azzarda minimamente a protestare contro queste parole di guerra da parte della Guida Suprema iraniana, cioè dell’uomo più potente e influente in Iran.

Redazione