L’ultimo in ordine di tempo ad aderire alla svendita di armi russe è stato l’Egitto dopo che Obama aveva ventilato l’ipotesi di togliere al Paese dei faraoni l’appoggio militare americano, che comunque è sensibilmente calato. E di ieri la notizia della consegna all’Egitto dei primi componenti del sistema missilistico mobile denominato Antey-2500, molto simile al famigerato S-300.

Secondo l’agenzia Interfax sarebbe solo una prima parte del contratto tra Egitto e Russia (garantito dai soldi sauditi) che oltre ai missili Antey-2500 prevede anche la consegna di 12 aerei da caccia di ultima generazione Su-30K. L’accordo prevede anche un non ben specificato “ammodernamento” della flotta egiziana.

Il sistema Antey-2500 è lo stesso venduto da Putin all’Iran al posto degli S-300 oltre a vari missili antinave e sistemi di identificazione di velivoli ostili altamente sofisticati da montare a difesa delle centrali nucleari e delle navi iraniane.

La Interfax ha parlato anche di forniture di armi e di caccia di ultima generazione anche all’Arabia Saudita che così sembra uscire definitivamente dalla dipendenza americana per quanto riguarda le armi di ultima generazione.

Quello che purtroppo si temeva, cioè una vera e propria corsa al riarmo in Medio Oriente a seguito della fallimentare politica di Obama, si sta avverando e a guadagnarci a man bassa è Putin che con scaltrezza e senza badare tanto al cliente finale sta inondando il medio Oriente di armi ad alta tecnologia. Dopo gli S-300 è la volta del sistema Antey-2500 e dei componenti navali e dei radar per l’individuazione di aerei e droni. Presto si passerà ai sommergibili e, perché no, alle testate nucleari, specie se l’Iran raggiungerà la tanto agognata bomba atomica. E di tutto questo Putin non può che ringraziare Obama. Un’altra tacca nella cintura della vergogna di questo assurdo Presidente americano.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Aaron T.

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