Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia della visita a Gaza del capo del ISIS nel Sinai. E’ l’ultimo capitolo di una collaborazione sempre più stretta tra Hamas e ISIS che sta preoccupando sia Israele che l’Egitto e che ha portato nelle scorse settimane alcuni funzionari israeliani a recarsi al Cairo per coordinare una serie di azioni volte a combattere i due gruppi terroristici.

Armi destinate ad Hamas finite nelle mani del ISIS

Diversi analisti israeliani pensano che la visita a Gaza del capo del ISIS nel Sinai, Shadi al-Menei, sia legata alla consegna di una grossa partita di armi destinate ad Hamas a suo tempo intercettate dall’esercito egiziano ma inspiegabilmente finite nelle mani del ISIS. Un rapporto pubblicato questa mattina da Ynet svela come una parte di quelle armi potrebbe essere finita nella disponibilità di Ansar Beit al Maqdis, il gruppo terrorista islamico che ha giurato fedeltà al ISIS, che ora starebbe trattando il loro trasferimento a Gaza. I due gruppi terroristici avrebbero anche coordinato una serie di azioni congiunte contro Israele ed Egitto da effettuarsi nelle prossime settimane. L’Egitto nei giorni scorsi ha annunciato la distruzione di 20 tunnel che dal Sinai arrivavano nella Striscia di Gaza, ma il timore è che ce ne siano molti altri e che Hamas e ISIS li stiano usando per trasferire armi e uomini dal Sinai a Gaza e viceversa.

Il coordinamento tra Israele ed Egitto

Come detto nei giorni scorsi una delegazione di alto livello israeliana si è recata al Cairo per coordinare alcune azioni volte a combattere questa nuova e inedita alleanza tra Hamas e ISIS. Tra le azioni decise non ci sono solo azioni militari ma anche azioni volte a favorire l’ingresso di turisti in Egitto attraverso l’aeroporto di Eilat. In pratica le compagnie aeree che dopo l’attentato all’aereo russo decollato da Sharm El Sheik hanno deciso di non usare più lo scalo egiziano potranno usare quello israeliano e i turisti potranno essere trasferiti da Eilat a Sharm El Sheik senza alcun costo aggiuntivo. Questo dovrebbe mitigare l’impatto sulla economia del turismo egiziana duramente colpita dall’attentato di ottobre. Ma nel corso degli incontri sono state decise anche misure militari congiunte volte a combattere sia ISIS nel Sinai che Hamas tra le quali l’impiego di droni spia israeliani nella Penisola del Sinai per individuare le postazioni di Ansar Beit al Maqdis mentre l’Egitto si è impegnato a rafforzare ulteriormente le azioni volte a impedire il contrabbando di armi verso Gaza.

Scritto da Einav Ben H.