Oggi abbiamo seguito Tiziana Ferrario su la 7 nel programma “l’Aria che tira” condotto da David Parenzo durante il quale la paladina anti-israeliana ne ha sparate quattro delle sue. Cosa normale, direte voi. No, oggi le ha sparate davvero grosse.
Ha detto che gli iraniani prima di lanciare i missili hanno avvisato gli americani che infatti sapevano tutto ore prima.
Cara Tiziana, succede che i missili balistici non sono come le supposte che le nascondi facilmente, sono grossi, molto grossi, tanto che per essere lanciati devono essere posizionati su enormi lanciatori. Una operazione che non solo richiede ore e ore, ma che può essere facilmente individuata dai satelliti americani o da un drone o da qualsiasi cosa voli sopra un’area sotto controllo. È per questo che tempo fa Israele ha sventato un grande attacco da parte di Hezbollah distruggendo anche diversi lanciatori.
Poi la nostra eroina ha sottointeso che l’attacco iraniano fosse stato limitato, che l’Iran possiede migliaia di missili. Insomma, se abbiamo capito bene, l’Iran è stata benevola e dopo essersi accordata con Washington ha pure lanciato pochi missili.
Ora, succede che l’Iran disponga di migliaia di missili, mille mila missiloni pronti a essere lanciati contro i suoi nemici. Peccato che però abbia “solo” 250 lanciatori e che per ricaricarli servono ore, ammesso che nel frattempo non vengano distrutti come è capitato a quelli di Hezbollah. Se consideriamo che gli iraniani temevano una risposta immediata da parte di Israele, supponiamo che avessero tenuto qualche decina di lanciatori carichi per un eventuale secondo/terzo strike. Ma in totale più di 250 non potevano essere. È questo il grosso limite dell’Iran, di Hezbollah e degli Houthi. È inutile avere mille mila missili balistici se ne puoi lanciare pochi alla volta fino a quando non ti individuano i lanciatori e te li distruggono. La distruzione dei lanciatori è la tecnica usata da Israele contro Hezbollah.
Sono in tanti i cialtroni sui social che riprendono queste idee così ben sciorinate dalla nostra paladina. E ci credono veramente. Sarebbe stato bello che qualcuno più preparato di lei l’avesse minimamente contraddetta in diretta evidenziando la differenza che c’è tra una presentatrice e una giornalista.