Nella notte appena trascorsa Hezbollah ha lanciato un centinaio di missili verso Israele mentre l’aviazione israeliana ha colpito decine di lanciarazzi con i loro equipaggi.
La tattica dell’esercito israeliano sembra quella di colpire i lanciatori in modo che ad Hezbollah rimangano i missili ma non la possibilità di lanciarli.
Nelle ultime settimane, a partire dalla vasta azione preventiva fino alle ultime grandi ondate di attacchi successive alle operazioni del Mossad in Libano che hanno distrutto centinaia di lanciatori, l’IDF e l’IAF si sono concentrati in modo sistematico sulla distruzione della capacità di Hezbollah di lanciare missili.
In sostanza, non potendo eliminare tutti i missili stessi (si dice 150.000) eliminano i mezzi per lanciarli.
Il discorso vale anche per i missili balistici, difficilmente non individuabili prima del lancio visto che i lanciatori sono enormi e vengono caricati su camion. Negli attacchi preventivi della notte tra il 24 e il 25 agosto ne sono stati distrutti centinaia tra cui molti lanciatori per Fateh-110, cioè per i missili tra i più pericolosi in dotazione a Hezbollah.
Rimane il pericolo rappresentato dai droni di produzione iraniana. Anche questa mattina l’IDF ne ha abbattuto uno partito dall’Iraq, da dove hanno lanciato anche due missili balistici abbattuti dai sistemi di difesa israeliani fuori dallo spazio aereo di Israele. Presto toccherà anche a loro.