Non la deve averla presa bene la baronessa inglese, Catherine Ashton, la decisione a sorpresa di Gran Bretagna e Olanda di chiedere sanzioni contro Hezbollah e di inserire il gruppo terrorista libanese nella lista nera dell’Unione Europea. Lo hanno chiesto ieri durante la riunione dei Ministri degli Esteri della UE in corso a Cipro.
Si dice che ieri sera la rappresentante della politica estera dell’Unione Europea fosse letteralmente sgomenta nell’apprendere la decisione di Gran Bretagna e Olanda in merito a Hezbollah, un gruppo terrorista che la baronessa inglese ama alla pari di Hamas e che ha difeso in tutti i modi cercando di farlo passare come un gruppo politico al governo in Libano. E poi, il tradimento della Gran Bretagna deve averla letteralmente sconvolta.
Solo che arrivati a questo punto gli Hezbollah sono indifendibili. A parte l’aperto sostegno ad Assad, c’è l’attentato contro inermi civili israeliani compiuto i Bulgaria ha smontare la tesi che siano un “gruppo politico”.
Ora, c’è da giurarci, la Ashton cercherà di far passare l’idea che Hezbollah ha una parte politica, quella che governa in Libano, e un’ala militare, sempre quella che governa in Libano, e che quindi al limite sarebbe l’ala militare a dover finire nella lista nera della UE. E’ un po’ come se non si volesse condannare Assad per tutte le stragi ma si volesse condannare solo il suo esercito.
A dare manforte alla Ashton ci sono alcuni diplomatici nordici (Svezia, Danimarca, Norvegia e altri) che sostengono la tesi secondo cui inserire Hezbollah nella lista nera della UE potrebbe destabilizzare il Libano, come se non fosse già ampiamente destabilizzato. Non si conosce ancora la posizione di Italia, Francia, Germania e Spagna, ma si ritiene che siano fondamentalmente d’accodo con inglesi e olandesi. E ora si spera che veramente si metta fine definitivamente a questa sorta di complicità tra Europa ed Hezbollah.
Sarah F.
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