C’è un aeroporto iraniano a soli 20 Km da Israele

12 Settembre 2023
foto aerea aeroporto iraniano in libano

Di YONAH JEREMY BOB (Jerusalem Post)

C’è una base terroristica e un aeroporto iraniano nel sud del Libano a soli 20 chilometri dal confine con Israele. Lo ha rivelato lunedì il ministro della Difesa Yoav Gallant attraverso delle immagini.

Parlando alla conferenza dell’Istituto internazionale antiterrorismo dell’Università Reichman, Gallant ha affermato che nell’aeroporto di Kilat Jabar si può vedere la bandiera iraniana sventolare sulle piste di cui il regime degli ayatollah si serve per tramare contro Israele.

Il ministro della Difesa ha detto: “In altre parole, il terreno è libanese, il controllo è iraniano, l’obiettivo è Israele”.

L’Iran rimane la più grande minaccia per Israele

Ha detto che Israele deve “rimanere consapevole e pronto, con gli occhi puntati sul binocolo e le dita sul grilletto”.

Gallant ha aggiunto che l’Iran rimane la più grande minaccia per Israele, anche se a volte utilizza Hezbollah e altri proxy per combattere le sue guerre contro lo Stato ebraico.

Se Hezbollah “va verso un conflitto con noi, pagherà un prezzo alto”.

“Non permetteremo all’Iran di trasformare la Siria in un Hezbollah 2.0” con potenti razzi.

Il ministro della Difesa ha anche detto che l’Iran è più vicino che mai a un’arma nucleare e che l’establishment della difesa non può prendere alla leggera questa minaccia.

Nel corso della conferenza, il vicedirettore esecutivo dell’FBI per la sicurezza nazionale, Larissa L. Knapp, ha parlato della sponsorizzazione del terrorismo da parte dell’Iran per molti decenni e di come l’Iran consideri gli Stati Uniti e Israele come suoi avversari.

Ha sottolineato che la Repubblica islamica “vuole ridurre l’influenza e la presenza degli Stati Uniti in Medio Oriente” e ha ricordato il complotto dell’IRGC per assassinare l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton.

La Knapp ha anche ricordato che l’FBI ha interrotto “un complotto iraniano per assassinare un dissidente iraniano a New York” utilizzando tre uomini di origine asiatica.

Ha poi menzionato i cyberattacchi dell’Iran contro gli Stati Uniti e la sua campagna online per minare i processi elettorali americani e per cercare di hackerare la tecnologia statunitense per i programmi di armamento.

Inoltre, durante la conferenza, il vice commissario della polizia britannica Laurence Taylor ha affermato che c’è un numero record di minori che si avvicinano e si dedicano al terrorismo radicale.

Ad esempio, ha parlato di un quindicenne che gestiva un forum online su come compiere attentati.

Taylor ha poi parlato dell’importanza dell’espulsione di agenti dell’intelligence russa da parte del Regno Unito e dei pericoli che si corrono se non si riesce a stare al passo con i continui cambiamenti della sfera tecnologica.

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