Crisi economica ed Europa: miliardi alle banche ma nessun aiuto alla Grecia

24 Novembre 2012

La crisi economica che sta attanagliando il nostro continente (e il resto del mondo) non è nata per caso, tutti lo sanno. E’ nata con il crack della  Lehman Brothers e con la scoperta che le banche detenevano centinaia di miliardi di titoli tossici, i cosiddetti “prodotti derivati”.

Faccio una premessa, non sono una economista quindi mi terrò alla larga da valutazioni meramente tecniche. Quello che però vorrei mostrare sono i numeri di questa crisi, o almeno i numeri dei soldi dati alle banche per la loro salvezza che se paragonati a quelli dati per il tentativo di salvare la Grecia dal fallimento sono una enormità.

I dati sono forniti da Mediobanca, quindi credo che siano più che attendibili. Da quando è fallita la Lehman Brothers, quindi dall’inizio della crisi, per il salvataggio di banche ed istituti di credito sono stati spesi 4.700 miliardi di dollari (dicasi quattromilasettecentomiliardi). A questi vanno aggiunti altri 1.000 miliardi di euro (in due tranche) che la BCE ha dato alle banche europee a tasso agevolato con l’obbiettivo di rilanciare il credito, obbiettivo miseramente fallito perché le banche hanno semplicemente chiuso i cordoni della borsa.

A fare da contraltare a questi numeri veramente enormi ci sono i soldi dati per il salvataggio della Grecia, cioè di una nazione e di un popolo. Ad oggi sono 148 miliardi di euro e l’ultima tranche da 44 miliardi, indispensabile per salvare la Grecia, è bloccata dalla Germania e dalla cosiddetta troika che continuano a chiedere sangue greco come tanti novelli Dracula.

Ripeto, non sono una economista, ma a me la sproporzione tra i soldi dati per salvare alcune banche e quelli dati alla Grecia mi sembra una eresia, un insulto a quella povera gente che sta pagando a caro prezzo gli errori fatti proprio dai banchieri.

Credo che sia arrivato il momento che la gente conosca veramente questi numeri e che chieda alla politica di fare qualcosa. Perché, è inutile negarlo, il problema è politico se le banche non rilanciano il credito e quindi l’economia nonostante i soldi presi dalla BCE. Il problema è politico se la Grecia dovesse andare in default a causa della sete di sangue della Merkel e della troika. Noi che andremo a votare tra qualche mese dobbiamo pretendere dai politici che chiedono il nostro voto un programma serio e circostanziato su come intendono agire alla luce di questi numeri e di questi fatti. Fino ad ora nessuno ha fatto un cenno a niente e questo non va bene.

Carlotta Visentin

Dona con carta di credito

Sostienici usando PAYPAL

Sostieni Rights Reporter con una piccola donazione

Newsletter

Fai come migliaia di nostri lettori, iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato senza però essere disturbato. Puoi cancellarti quando vuoi
Previous Story

Tregua Gaza – Israele: i conti senza l’oste

Next Story

Nucleare iraniano: il mistero dell’uranio sparito

Latest from Europe

Go toTop