C’è forte allarme in Israele per il vasto arsenale di armi chimiche di cui dispone la Siria. il timore è che una volta caduto Assad queste armi finiscano in mano a gruppi terroristici, che siano Al Qaeda. Hezbollah, Hamas o altri. Ma anche che prima di cadere il dittatore siriano, su pressioni dell’Iran, le ceda proprio ai terroristi.
Dopo il forte e concreto allarme sulla possibilità che la Siria trasferisca i suoi missili Scud in Libano, il che equivale a darli ad Hezbollah, questa mattina arriva questo ulteriore allarme che ha spinto il Premier Netanyahu a organizzare una riunione di emergenza con il Ministro della Difesa Barack al fine di studiare i piani per prevenire questa eventualità.
Israele intende agire di concerto con altri Paesi occidentali per impedire che l’arsenale chimico siriano finisca in mano ai terroristi e intende farlo al più presto. Non viene esclusa nessuna opzione, compresa quella di una azione militare congiunta. Al momento il rischio più concreto è che Assad sia tentato di cedere le sue armi chimiche ad Hezbollah. Su questo subirebbe una forte pressione anche dall’Iran che è fortemente interessato a distrarre l’attenzione del mondo (e di Israele) dal suo programma nucleare.
I militari israeliani stanno valutando diverse ipotesi. Quella più “gettonata” sarebbe di attaccare i convogli che trasportano le armi chimiche anche se questo verrebbe visto come una aggressione di Israele contro la Siria. In realtà sarebbe una azione difensiva a tutti gli effetti dato che Israele non si può permettere che le armi chimiche giungano in mano ad Hezbollah. Febbrili colloqui sono in corso tra funzionari israeliani, Russi e americani.
Sarah F.