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Elezioni Egitto: affluenza molto bassa. Islamisti all’attacco

17 Giugno 2012 by redazione

Il Cairo, 17.06.2012 – L’affluenza ai seggi nella prima giornata di ballottaggio è stata molto bassa, si calcola nel 15%, il segno che la gente egiziana non sa per chi votare tra il rappresentante dei Fratelli Musulmani, Muhammad Mursi, o quello dell’esercito e di contiguità con il regime di Mubarak, Ahmad Shafiq.

Di certo la scelta non è semplice. Se vincesse Mursi il rischio che l’Egitto diventi molto simile all’Iran è altissimo, mentre se vincesse Shafiq cambierebbe poco o niente rispetto alla situazione che c’era durante il regime di Mubarak.

Il termometro della stanchezza della gente egiziana è Piazza Tahrir. Non è mai stata così deserta. Solo poche centinaia di sostenitori della Fratellanza Musulmana e qualche teppista presidiano il simbolo della rivoluzione egiziana. Tutti quei giovani che credevano in un cambio verso la democrazia laica e che avevano contribuito a far cadere il regime di Mubarak, si sono visti scippare la loro rivoluzione dagli islamisti radicali.

E sono proprio i Fratelli Musulmani a passare all’attacco. Ieri sera, dopo due giorni di silenzio, hanno diffuso un comunicato dove definiscono lo scioglimento del Parlamento “un atto illegittimo” e chiedono un referendum popolare. Nel frattempo la macchina della propaganda islamica non è rimasta con le mani in mano. Già da ieri sera macchine della Fratellanza Musulmana armate di autoparlanti giravano per le maggiori città egiziane annunciando la “schiacciante vittoria di Muhammad Mursi” con addirittura il 68% di consensi, affermazione questa priva di qualsiasi fondamento essendoci anche oggi per poter votare e perché la commissione elettorale non ha ancora aperto le urne. E’ un chiaro tentativo di condizionare la gente e di mettere le mani avanti nel caso dalle urne uscisse un altro verdetto. Sosterrebbero subito l’ipotesi dei brogli.

Complotto israeliano – Nei caffè del Cairo frequentati dagli islamisti è l’argomento del giorno: ci sarebbe un presunto complotto sionista dietro la decisione della Corte Costituzionale di sciogliere il Parlamento dominato dagli estremisti islamici. E’ chiaramente una fesseria ma gli islamisti ci credono e la notizia fa il giro del web e dei forum della Fratellanza Musulmana. E’ certamente un’altra azione propagandistica degli estremisti islamici per condizionare le scelte del popolo egiziano ma non tutti lo capiscono e l’effetto domino accresce la notizia. Tante menzogne fanno una verità.

Precettazione dei votanti e intimidazioni verso i cristiani – La Fratellanza Musulmana ha precettato i suoi votanti arrivando a passare casa per casa per “accompagnarli al voto”. Molte le donne “scortate ai seggi”. E intanto arrivano voci di intimidazioni contro i cristiani copti per “convincerli” a non andare a votare. Notizie di questo tenore arrivano da Alessandria, da Tanta, da Minya e persino da Beni Suef, un po’ tante per non dargli credito.

Archiviato in:Medio Oriente Contrassegnato con: Ahmad Shafiq, elezioni egitto, fratellanza musulmana, islamisti egitto, Muhammad Mursi, persecuzione cristiani egitto

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